Santanchè, le pubblicità della banca creditrice sul giornale dell'ex Sallusti

La villa da sei milioni in centro a Milano data in pegno per evitare il fallimento. Nuovi dettagli su Visibilia e Ki Group

Di Redazione Cronache
Sallusti e Santanchè. Foto Lapresse
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Santanchè, la villa e le pagine comprate sul giornale del suo ex

Domani è il giorno decisivo, Daniela Santanchè sarà in parlamento per fare chiarezza sulla vicenda che l'ha travolta: le inchieste sulle sue società Visibilia e Ki Group. In attesa delle parole della ministra del turismo, però, spuntano nuovi dettagli.

Nel centro di Milano c’è una villa in stile art Déco di proprietà della ministra. Questa lussuosa palazzina di tre piani, più il seminterrato, - si legge su Il Domani - è ostaggio delle vicende di cronaca giudiziaria che fanno traballare la poltrona dell’imprenditrice, politica e ministra di Fratelli d’Italia. Santanché ha dovuto vincolare il prezioso immobile per garantire i debitori di Visiblia srl, società al centro delle inchieste della procura di Milano e in attesa di una pronuncia del tribunale fallimentare del capoluogo lombardo. Il vincolo scaturisce dal piano di ristrutturazione del debito presentato in tribunale per evitare il fallimento di Visibilia srl.

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Santanchè, all'epoca sottosegretaria nel governo Berlusconi, voleva estendere il fido per altri due milioni di euro. L'imprenditrice - sostiene la trasmissione Report di Raitre - avrebbe chiesto un prestito da due milioni alla Banca popolare di Milano, non concesso.

Però la stessa Bpm comprò da Visibilia "spazi pubblicitari per 320 mila euro", che furono distribuiti in parte su Il Giornale e Libero, in parte anche per l'Ordine di Como, un quotidiano che era di proprietà di Alessandro Sallusti, all'epoca compagno di Santanchè. La banca - stando alla ricostruzione di Report - si sarebbe convinta ad agevolare Santanchè in cambio di incontri con Draghi e Berlusconi. In quegli stessi anni poi, grazie a "un benevolo prestito da parte di Monte dei Paschi di Siena" la sottosegretaria sarebbe riuscita ad acquisire la sua altra azienda, Ki Group.

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