Sardegna, 42 incendi e 600 evacuati. Dietro il fuoco la mano dell'uomo
Sono dolosi gli incendi che ieri in Sardegna hanno divorato circa 700 ettari fra Posada e Siniscola: il punto
Incendi in Sardegna, 700 ettari in fumo nel Nuorese: c'è dolo
Dietro le fiamme divampate in Sardegna c'è la mano dell'uomo: son infatti dolosi gli incendi che ieri hanno divorato circa 700 ettari fra Posada e Siniscola, nel Nuorese, altri 45 a Gairo, in Ogliastra, e la periferia di Quartu Sant'Elena (Cagliari), dov'è bruciato un camping sulla spiaggia a causa di un 'salto' del fuoco alimentato dal fortissimo vento. Oggi la situazione è sotto controllo, nonostante un'altra giornata di allerta rossa per pericolo estremo di incendi, causa il maestrale, mentre domani in gran parte dell'isola sarà declassata ad arancione e gialla. Canadair ed elicotteri della flotta regionale sono entrati in azione dalle prime ore di stamane per bonificare le aree ancora a rischio da nord a sud dell'isola e nel pomeriggio per contenere le fiamme divampate a Castiadas (Sud Sardegna), Santa Teresa Gallura e Santa Maria Coghinas, nel Sassarese.
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Ieri circa 800 persone sono state evacuate nel Nuorese per il fumo e per le fiamme che si sono avvicinate pericolosamente alle case: sono potute rientrare solo in nottata. Quattro i feriti. A Posada un pensionato è stato ferito nell'esplosione di una bombola di gas. A San Giovanni di Posada una donna di 78 anni, rimasta in casa durante l'incendio, è stata poi ritrovata in strada dalla Croce rossa, con ustioni agli arti e al collo. A Quartu Sant'Elena un vigile del fuoco ha riportato una distorsione a un ginocchio durante le operazioni di spegnimento del camping sulla spiaggia. A Siniscola un giovane di 23 anni è finito in ospedale a Nuoro, trasportato dall'elisoccorso, per un'insufficienza respiratoria acuta, dopo aver respirato fumo.
Un gruppo di una trentina di anziani, esposti al fumo, è stato sgomberato da un ristorante di Posada ieri sera con un pullmino messo a disposizione dei vigili del fuoco, che li ha portati al sicuro nel Centro polifunzionale cittadino.
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Il fuoco ha colpito aziende agricole, allevamenti, impianti d'irrigazione, elettrici e di pompaggio, tanto che nella zona della Baronia alcune zone sono rimaste senz'acqua potabile. Coldiretti Sardegna è impegnata in un'azione di monitoraggio e di sostegno alle aziende colpite.
"Ribadiamo la necessità, più che mai, di una mobilitazione generale e di un monitoraggio costante a salvaguardia del territorio, che coinvolga istituzioni, forze dell'ordine e mondo agricolo", chiede il direttore regionale di Cia agricoltori italiani Sardegna, Alessandro Vacca, "sia per cercare di prevenire e arginare un fenomeno che assume sempre più contorni criminali, sia per far fronte alle emergenze causate dalla devastazione delle fiamme". Confartigianato Imprese chiederà che l'Ebas, Ente Bilaterale per l'Artigianato della Sardegna, si mobiliti per riconoscere alle imprese iscritte che abbiano subito disagi un intervento di solidarietà.
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A Posada e Siniscola il fuoco è stato appiccato in più punti, a distanza di 3-4 chilometri gli uni dagli altri, ha spiegato all'AGI il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Nuoro, Antonio Giordano. Sono stati mobilitati 60 vigili del fuoco e 27 mezzi: molti sono stati richiamati in servizio e altri sono arrivati da altri comandi provinciali. "In 24 ore abbiamo gestito 140 interventi", riassume Giordano, con riferimento ai roghi del Nuorese e dell'Ogliastra.
"Gli incendi attuali in Sardegna sono verosimilmente una manifestazione di appetiti e interessi criminali, come dimostra il fatto che sono tutti, o per la maggior parte, sia lungo le coste o nelle aree interne, localizzati in settori di elevato valore ambientale e paesaggistico sottoposti a tutela e vincoli, come le zone umide e stagnali di Posada parte anche del Parco Regionale di Tepilora, aree boscate del Parco Regionale dei Sette Fratelli, del Parco del Molentargius", afferma Laura Cadeddu, geologa, presidente della Società italiana di geologia ambientale sezione Sardegna.
"In altri tempi e in altre zone avremo potuto pensare a piccoli interessi locali di allevatori e agricoltori, come accadevano e accadono ancora in alcuni casi - aggiunge - in pratica sempre gli incendi risultano come un approccio comodo degli esseri umani per il raggiungimento di finalita' varie senza alcuno sguardo concreto e reale sul futuro, sul danno che si apporta".
A Quartu l'incendio è stato unico e ha riguardato aree contigue: si è propagato fra via Fiume e via San Benedetto, a ridosso della laguna e di fronte alle case e poi si è spostato verso la spiaggia, con un 'salto' che ha consentito alle fiamme di aggredire anche il campeggio di fronte al mare. Ha bruciato per due giorni la collina sopra Gairo, in Ogliastra, a causa di un incendio appiccato attorno alle 20 di sabato, quando spirava un fortissimo maestrale e col buio non sarebbero potuti decollare gli elicotteri della flotta regionale.
Ancora oggi le squadre del Corpo forestale regionale sono al lavoro per bonificare l'area, particolarmente esposta al fuoco a causa delle alte temperature dei primi della scorsa settimana che l'ha resa estremamente infiammabile. Non sono stati trovati inneschi, ma gli investigatori non hanno dubbi sulla natura dolosa del rogo che ha minacciato il cantiere forestale di S'Arcieri, dove si trova un bosco. L'hanno protetto, in una zona particolarmente impervia, alcune squadre forestali che hanno impedito l'avanzare delle fiamme. (AGI)