Sciolto nell'acido per errore di persona. Case e soldi per evitare l'ergastolo
Gli aguzzini del 26enne tentano la mossa disperata alla vigilia del processo. Ma i familiari del giovane vogliono solo una cosa: giustizia. Offerta rifiutata
Napoli, ucciso e sciolto nell'acido: killer incastrati dopo 23 anni
Il 30 luglio 2000 un ragazzo di 26 anni venne ucciso per un'esecuzione di camorra. A Giulio Giaccio gli hanno non solo sparato ma lo hanno anche sciolto nell'acido. Solo dopo aver compiuto l'esecuzione però - si legge sul Messaggero - si è scoperto che quel giovane non c'entrava niente e si era trattato di un terribile scambio di persona. Troppo tardi per restituire la vita ad un innocente. Ora a distanza di 23 anni i fatti sono stati accertati e i colpevoli rischiano l'ergastolo. Da qui la decisione alla vigilia del processo di contattare la famiglia e formulare loro un'offerta risarcitoria. Tre assegni per un totale di 30mila euro, un paio di immobili per un totale da 120mila euro.
E tante scuse per la vita di un ragazzo di 26 anni distrutta senza un motivo, magari - prosegue il Messaggero - una stretta di mano per chiudere una pagina orrenda. Ma si è trattato di un'istanza respinta sul nascere dai tre parenti del ragazzo ucciso, dal momento che essi confidano esclusivamente nelle determinazioni dell'autorità giudiziaria, all'esito del processo penale. Per questo motivo, l'offerta "reale" formulata non può trovare accoglimento. Spiegano oggi i parenti: "Chiediamo giustizia per chi ha spento il sorriso di Giulio". Un ex cold case risolto a distanza di 23 anni: si trattò di un errore di persona, Giulio fu ucciso il 30 luglio del 2000 al posto di un altro, per una svista da parte del filatore, dell'uomo che avrebbe dovuto indicare la presenza dell'uomo da uccidere.