Sparatoria ad Alatri, il vescovo: "La violenza riguarda tutta l'Italia"
Il prelato si chiede come rispondere alla "domanda di protagonismo" dei giovani e finalizzarlo "al bene e alla pace"
Sparatoria ad Alatri, il vescovo: "La violenza purtroppo caratterizza le serate dei ragazzi in molte altre città"
La morte del diciottennte Thomas Bricca, in seguito alla sparatoria tra giovani ad Alatri, ha sconvolto la cittadina. Il vescovo di Anagni-Alatri, Ambrogio Spreafico, ha commentato l'episodio, intervistato da Agi: “La violenza è violenza in ogni caso, e non può essere giustificata in alcun modo, ma il nostro compito è cercare di costruire con i giovani le bande del bene e non del male”.
La rabbia dei coetanei di Thomas si abbatte sui social, dove si chiede giustizia. A questo proposito, il vescovo ha detto: "Da lì troppo spesso nasce tanta crudeltà, i social rappresentano una realtà parallela che porta gli individui a insultarsi e cancellarsi con troppa semplicità. È chiaro che quando la violenza si insinua nella mente e nei pensieri si trasforma anche nei fatti. E questa è la tragica realtà che vediamo ogni giorno".
Poi ha continuato: "Ci sono ragazzi che vivono situazioni familiari disagiate o che sono vittime di emarginazione e che pur di emergere e farsi notare arrivano a compiere gesti atroci. Bisogna dunque capire come rispondere alla domanda di protagonismo dei più giovani affinché questa loro voglia possa trasformarsi in un protagonismo finalizzato al bene e alla pace".
"Ma sbaglia chi circoscrive questo malessere e questo disorientamento giovanile solo alla realtà di Alatri: risse e bullismo sono fenomeni che caratterizzano le serate dei ragazzi in molte altre città della nostra terra. Non è un problema che tocca solo la nostra comunità".