Strage Viareggio, condanne confermate. Ma l'ex ad Fs Moretti evita il carcere

La Cassazione rimanda le carte alla corte di Appello: "Le pene vanno ricalcolate". Per i parenti delle vittime è una vittoria a metà, il caso non è chiuso

Di Redazione Cronache
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Vincenzo Soprano (ex ad Trenitalia)
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Strage Viareggio, l'ex ad di Trenitalia si costituisce in carcere

Si è costituito questa mattina nel carcere di Rebibbia a Roma, Vincenzo Soprano, l’ex ad di Trenitalia, dopo che la Cassazione ieri ha reso definitiva la condanna a 4 anni e due mesi nel processo per il disastro ferroviario di Viareggio. Il manager ha fatto ingresso questa mattina nel penitenziario romano.

Strage Viareggio, tutti colpevoli per la Cassazione. Ma il processo non è concluso

Non c'è ancora la parola fine al processo per la strage di Viareggio, l'incidente ferroviario del 2009 costato la vita a 32 persone. La Corte di Cassazione conferma le condanne, ma il procedimento verrà comunque rimandato in Appello limitatamente alle attenuanti generiche per alcuni imputati, tra i quali - si legge su Il Fatto Quotidiano - anche l’ex amministratore delegato di di Fs e Rfi, Mauro Moretti. Come si legge in una nota diffusa dalla Corte poco dopo la sentenza, la Cassazione ha confermato "le responsabilità penali e civili già accertate". Marco Piagentini, presidente di Il mondo che vorrei, l’associazione dei familiari delle vittime, ha commentato la decisione dichiarando: "L’unica cosa che abbiamo capito è che sono state riconosciute le responsabilità. Ora però vogliamo capire bene con i nostri avvocati il dispositivo della sentenza".

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L’avvocato difensore di Moretti, Ambra Giovene, - prosegue Il Fatto - commenta affermando che non esiste il rischio del carcere per il suo assistito: "Il ricalcolo della pena evita il rischio degli arresti per Moretti. Il carcere non lo rischia sicuramente, la riduzione della pena che potrebbe essere comminata a Firenze la farà scendere, non sarà più pari a cinque anni. Rimane la responsabilità che viene acclarata. Rimaniamo molto insoddisfatti rispetto all’esito conclusivo di questa vicenda perché ovviamente si rifiuta di trattare un compendio probatorio che è tutto a vantaggio dell’ingegnere Moretti perché sono profondamente convinta che è questo che emerge dagli atti del processo". Il 30 giugno 2022 Moretti era stato condannato a cinque anni per disastro ferroviario colposo. Ma il top manager, che in un primo momento aveva rinunciato prescrizione salvo cambiare idea, non era stato considerato l'unico responsabile.