Stromboli, emblema dell’Italia dissestata: una normale pioggia diventa una alluvione

Il reportage di Affaritaliani.it a un anno dall'alluvione catastrofica che seguiva l'incendio causato da un set cinematografico

di Ludovica Manusardi Carlesi
Cronache

Stromboli, pioggia intensa sul vulcano: paura per una nuova alluvione 

Qui Stromboli. La  pioggerella di  ieri si  è  trasformata  questa  mattina alle 7 in un vero e proprio diluvio. Cielo basso, nuvole sulla montagna, mare grigio e piatto. Poi mano a mano, ecco il rumore cupo e assordante, caratteristico dell'acqua che, precipitando dai fianchi del vulcano, ha trasformato in pochi minuti gli otto torrenti dell'isola in fiumi impetuosi trasportando verso il mare enormi massi, terra e fango.

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Come l'11 agosto del  2022? No per fortuna; ma il timore c'è stato e anche un po' di paura. I torrenti puliti e tenuti sotto controllo hanno tenuto; tuttavia la lingua di fango si è riversata in mare trasformando l'acqua trasparente in una fanghiglia opaca. Possibile che in un anno non siano state prese quelle misure indispensabili per evitare o quanto meno limitare questi danni?

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Il fatto è che dopo l'incendio del maggio dell'anno scorso, provocato durante le riprese di un film, - giova  ricordarlo - la montagna, depauperata delle piante di alto fusto che costituiscono la prima barriera allo  smottamento, si sgretola di nuovo sotto la pioggia sferzante.

Stromboli non è un'isola come  tante  altre; è un vulcano attivo che si innalza sul livello del mare per  925 metri (il cono conta  complessivamente circa 3000 metri dal fondo del mare). È un sistema orografico complesso e delicato al quale va dedicata attenzione costante per salvaguardarne l'integrità.

Qualcosa dopo l'incidente di un anno fa è stato fatto, ma non basta. Stromboli necessita di un monitoraggio particolare e soprattutto occorre procedere a un rimboschimento intelligente e anche  a  un ripristino delle barriere di muretti a secco che un tempo gli isolani erano soliti costruire proprio per limitare slavine e smottamenti. Ora per  fortuna  ha smesso  di  piovere e il pericolo ancora una volta è  rinviato.

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