Terremoto in Turchia, migliaia di morti. Erdogan proclama il lutto nazionale
Terremoto Turchia e Siria, Ue manda aiuti. Farnesina, non risultano feriti o morti italiani
Oms, morti potrebbero essere 8 volte più dei primi bilanci
Il violento terremoto che ha colpito la Turchia sudorientale e la vicina Siria potrebbe causare fino a otto volte più vittime rispetto agli oltre duemila morti riportati dai bilanci provvisori. La previsione arriva dall'Oms. "C'è un potenziale di ulteriori crolli e numeri otto volte superiori ai numeri iniziali", ha detto Catherine Smallwood, responsabile delle emergenze dell'ufficio europeo dell'Organizzazione mondiale della sanità.
Sisma: Erdogan proclama 7 giorni di lutto nazionale
Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha proclamato 7 giorni di lutto nazionale in Turchia a seguito del sisma.
Terremoto Turchia: Cnn, stima Usgs fra i mille e diecimila morti
Il bilancio delle vittime del potente terremoto che ha colpito la Turchia meridionale potrebbe raggiungere le 10.000 persone, lo ha dichiarato il Servizio geologico degli Stati Uniti (USGS) citato dalla Cnn. Secondo le sue stime, l'USGS ha dichiarato che c'è il 47% di probabilità di raggiungere un numero di persone compreso tra 1.000 e 10.000, mentre c'è il 27% di probabilità di raggiungere un numero di persone compreso tra 100 e 1.000 e il 20% di raggiungere un numero di persone compreso tra 10.000 e 100.000. Le stime dell'USGS derivano da modelli basati sui terremoti storici della regione, sulla popolazione esposta alle scosse più forti e sulla vulnerabilità delle strutture nelle zone più colpite.
"È probabile che si verifichino vittime e danni ingenti e che il disastro sia molto diffuso", afferma l'USGS nel rapporto. "La popolazione di questa regione risiede in strutture estremamente vulnerabili alle scosse sismiche, anche se esistono alcune strutture resistenti". Il rapporto stima anche che le perdite economiche saranno probabilmente comprese tra 1 e 10 miliardi di dollari, che potrebbero raggiungere il 2% del PIL della Turchia. (AGI) Finora sono stati confermati più di 500 morti e circa 3.000 feriti in Turchia e Siria, secondo i funzionari e i media statali.
Terremoto in Turchia e Siria
La Turchia è sotto choc a causa di un terribile terremoto che ha colpito il sud-est del paese. Secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e del servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs, il sisma in Turchia ha avuto ipocentro a circa 25 km di profondità ed epicentro nella provincia di Gaziantep. Un terremoto di magnitudo 7.9 ha scosso il Paese poco dopo le 2 ora italiana. Il ministero dell'Interno indica la priorità nel soccorso di chi è rimasto sotto le macerie. Paura anche Libano, sisma avvertito in Grecia, Cipro e Israele.
Terremoto Turchia e Siria: Protezione civile, revocato allerta maremoto Italia
Il Dipartimento della Protezione civile comunica che è stato revocato l'allerta maremoto per possibili onde sulle coste italiane in seguito al sisma di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria registrato alle ore 02.17. La revoca è stata disposta sulla base dei dati elaborati dal Centro Allerta Tsunami (CAT) dell’Ingv.
Terremoto Turchia e Siria: Protezione civile, "Italia disponibile a intervenire”
“Stiamo lavorando per fornire la disponibilità dei nostri team con il Corpo nazionale del Vigili del fuoco a intervenire. Abbiamo, attivati dal meccanismo europeo, dato la nostra disponibilità. Attendiamo di verificare se queste squadre vengono accettate. Il meccanismo funziona così: c’è il paese che richiede, in questo caso la Turchia. Altri paesi che offrono, tra cui l’Italia. E poi la Turchia deciderà, in funzione della vicinanza e di altri parametri, chi accettare”. Così Fabrizio Curcio, capo dipartimento della Protezione civile poco fa su Rai Radio1 all’interno dello Speciale Gr1 dedicato al terremoto in Turchia e Siria. E poi ancora: “I team sono variabili, si cerca di caratterizzarli in base alle richieste e ai luoghi. È personale molto specializzato sulla ricerca e soccorso”.
Terremoto Turchia e Siria, Meloni: "Vicini a popolazioni colpite"
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni "segue costantemente, aggiornata dal Dipartimento della protezione civile, gli sviluppi del devastante terremoto" ed "esprime vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite". Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi.
Terremoto tra Turchia e Siria: Michel, Ue pronta a inviare gli aiuti
L'Unione europea è pronta a mandare aiuti nelle zone del terremoto in Turchia e Siria, lo scrive su Twitter il presidente del consiglio europeo Charles Michel. "Il devastante terremoto ha scosso Türkiye e la Siria, causando la morte di centinaia di persone e il ferimento di molte altre. I nostri pensieri sono con il popolo della Turchia e della Siria. L'UE è pronta ad aiutare".
Terremoto: Ue invia soccorritori da Olanda e Romania
“A seguito del terremoto in Turchia di questa mattina, abbiamo attivato il Meccanismo della Protezione civile dell’Ue. Il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell'Ue sta coordinando il dispiegamento di squadre di soccorso dall'Europa. Le squadre di Paesi Bassi e Romania sono già in viaggio”. Lo annuncia in un tweet il commissario europeo per la Gestione delle emergenze, Janez Lenarcic.
Terremoto: Usa, pronti a fornire assistenza alla Turchia
La Casa Bianca ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dato istruzioni al governo federale di preparare l'assistenza statunitense. Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha dichiarato: "Gli Stati Uniti sono profondamente preoccupati per le notizie del terremoto distruttivo di oggi in Turchia e in Siria. Siamo pronti a fornire tutta l'assistenza necessaria". "Il Presidente Biden - continua Sullivan - ha incaricato l'USAID e altri partner del governo federale di valutare le opzioni di risposta degli Stati Uniti per aiutare le persone più colpite. Continueremo a monitorare da vicino la situazione in coordinamento con il governo turco". La dichiarazione omette qualsiasi riferimento alla collaborazione diretta degli Stati Uniti con il governo siriano. Gli Stati Uniti hanno attualmente una vasta gamma di sanzioni economiche imposte alla Siria e al presidente siriano Bashar al-Assad.
Turchia: Farnesina, non risultano feriti o morti italiani
A seguito del violento terremoto che questa notte alle 4:17 ha colpito le regioni della Turchia meridionale e della Siria settentrionale, l’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri ha preso contatto con i connazionali presenti nel paese e sta agendo in stretto raccordo con le rappresentanze diplomatico-consolari italiane dell’area per verificare le condizioni delle comunità italiane nelle zone colpite. Al momento non risultano feriti o morti tra i connazionali. Lo rende noto la Farnesina che sollecita tutti gli italiani presenti nelle zone colpite a qualsiasi titolo, anche temporaneamente, "a registrarsi sul sito “Dove siamo nel mondo” e scaricare la APP “Unità di Crisi” per cellulari, attivando la geolocalizzazione".