Trevignano, il Papa "non crede" alla Madonna: trema la "veggente" Gisella

Oltre al Vaticano e alla stampa, c’è anche la procura di Civitavecchia che sta indagando a causa di esposti su presunte truffe di ex adepti

Di Giuseppe Vatinno
Gisella Cardia e Papa Francesco
Cronache

Madonna di Trevignano: tra Procura, Vaticano e Comune è difficile resistere per la veggente Gisella. IL CASO 

Ci siamo occupati ieri dell’ultima supposta apparizione mariana in quel di Trevignano, ridente paesino posto sul lago di Bracciano, a nord di Roma (clicca qui per recuperare l'articolo). La signora Gisella al secolo Maria Giuseppa Scarpulla, supposta veggente, ha detto che anche il 3 giugno scorso la madonna non ha mancato l’appuntamento, solo che ci dobbiamo fidare perché l’ha vista solo lei dopo essersi messa ginocchioni davanti alla statua. Chi scrive era presente per documentare quanto accadeva.

Il messaggio di sabato scorso è stato laconico e –come al solito- apocalittico: “La tribolazione sarà sempre più dura… Questo è il tempo della preghiera. La strada che porta a Gesù è difficile ma riuscirete a superare tutte le insidie più feroci. Io sarò sempre con voi, non temete. Tante saranno le grazie che scenderanno su di voi Non è che prima andasse meglio. Il 3 maggio scorso la madonna aveva detto: “L’umanità va verso l’auto – distruzione”. Insomma una escatologia da Giovani Marmotte, nessun fenomeno eclatante che indichi elementi di verità.

Però nel frattempo erano successe delle cose. Infatti, col passare del tempo, la signora Gisella è stata sempre più al centro di contestazioni di seguaci che l’accusano di essere una truffatrice sia materiale che spirituale. Famoso il “miracolo” della moltiplicazione degli gnocchi in frigorifero che la veggente ha ingenuamente raccontato provocando generale ilarità. Gli adepti sono così agguerriti di aver minacciato la scorsa settimana, prima dell’incontro, di ricorrere al Papa per mettere fine alla cosa.

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Il Vaticano, dal canto suo, ha creato una Commissione di indagine che sta svolgendo da circa un mese il suo lavoro, ma il vescovo Marco Salvi, competente per la diocesi, ha rilasciato un comunicato stampa che non lascia dubbi interpretativi: “In base ai primi orientamenti a cui è giunta la Commissione, tenendo conto della prudenza secolare della Chiesa in casi come questo, si sconsiglia ai fedeli di partecipare a tali eventi”.

A questo aveva risposto Gisella proprio nell’incontro dell’altro giorno: “Il fatto che abbia sconsigliato ai fedeli di partecipare agli incontri di preghiera – come tra l'altro è già storicamente ha fatto davanti a presunti casi di apparizioni mariane – non significa che siano obbligati a non partecipare, ma è giusto che si dia questo consiglio fino a quando non ci sarà il pronunciamento definitivo. Chi partecipa all'incontro di preghiera non viola nessuna norma".

Ma poche ore dopo l’evento del 3 giugno c’è stata una presa di posizione dello stesso Papa Francesco trasmessa durante l’intervista realizzata dal programma Rai “A sua immagine”: «Quando una devozione mariana è incentrata troppo su se stessa non va bene. Non va bene sia nella persona devota sia nelle persone che la portano avanti». 

E poi ancora: “A volte ci sono state apparizioni vere della Madonna ma sempre con lei che ha segnalato Gesù. Come ha detto nelle bozze di Cana, segnalando Gesù, come ha detto nelle Nozze di Cana. E poi ha concluso: “A me la Madonna piace vederla col dito verso l'alto, che indica Gesù”. Insomma l’uno – due sincrono del Vescovo e del Papa hanno inflitto una bella botta alla credibilità del fenomeno, ma lei non desiste e continua a procedere imperterrita per la sua strada. Il punto ora è che la vicenda è sotto attacco da diverse parti contemporaneamente.

Infatti, oltre al Vaticano e alla stampa, c’è anche la procura di Civitavecchia che sta indagando a causa di esposti su presunte truffe di ex adepti. In più c’è anche il comune di Trevignano che sta procedendo all’ingiunzione con ripristino di una serie di demolizioni, di cui quella della tettoia già effettuata, nel campo delle apparizioni.

Difficile a questo punto per la signora Gisella resistere a lungo, anche perché gli ex seguaci hanno minacciato di recarsi a Piazza San Pietro durante l’Angelus con uno striscione con scritto “Proteggi Trevignano”.

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