Vannacci: "Non ritiro mezza parola". L'Esercito avvicenda il generale

Il generale ne ha anche per il capo di Stato maggiore Cavo Dragone che aveva preso le distanze: "Intervento pleonastico e ridondante il suo"

Di Redazione Cronache
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Generale Vannacci: "La legge Zan sull’omotransfobia avrebbe aperto una strada ai limiti dei delitti d’opinione"

Il caso Vannacci continua a tenere banco. Dopo l'intervento di Matreo Salvini in difesa del generale che in un lungo colloquio telefonico ritenuto "molto cordiale" ha espresso la sua solidarietà al militare, ora torna a parlare Vannacci e non c'è nessun passo indietro o ripensamento su quanto scritto nel libro finito al centro delle polemiche "Il mondo al contrario". Il generale torna alla carica per rispondere alle dichiarazioni dell’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone che due giorni fa ha preso le distanze dal suo testo. "Lo Stato maggiore - dice al Corriere della Sera il parà - è arrivato secondo, io ho preso le distanze per primo, quando nella nota d’autore del libro ho spiegato che le mie erano opinioni personali e che non rappresentavano il punto di vista delle forze armate. Per questo considero le parole dello Stato maggiore pleonastiche e ridondanti".

Vannacci ha poi negato che su di lui penda un procedimento disciplinare da parte del ministero della Difesa: il generale ha invece spiegato di aver "ricevuto comunicazione dell’avvio di un’inchiesta sommaria, che non è un’azione disciplinare, è un’indagine per episodi di rilevante gravità, le cui considerazioni finali, eventualmente, e solo allora, potranno o non potranno portare all’avvio di un provvedimento disciplinare". Quanto alle sirene politiche fatte risuonare da Forza Nuova, che ha proposto al generale di candidarsi per il seggio al Senato delle elezioni suppletive a Monza, Vannacci conferma: "Io faccio il soldato, ma ringrazio chiunque mi fa delle offerte, perché significa che ha fiducia in me".

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Vannacci non arretra e conferma tutto quello che ha scritto in quel libro. "Fintanto che non offendo e non ledo la dignità di qualcuno - dice il generale al Corriere - ho diritto ad esprimere la mia opinione. Se dico che una persona non mi piace non è un’offesa, cosa ben diversa dal dire che quel qualcuno è uno st... . Rivendico il diritto di criticare, purché rimanga nel perimetro delle cose non perseguibili per legge. Per questo credo che la legge Zan sull’omotransfobia avrebbe aperto una strada ai limiti dei delitti d’opinione. Non sono né un gretto, né un ignorante, né un mostro, né un orco, perché, guarda caso, le mie idee intercettano quelle di una grande moltitudine di persone. Non mi ergo a paladino della maggioranza degli italiani, ma le mie argomentazioni evidentemente trovano una certa rispondenza". Durissimo il commento di un importante esponente di Forza Italia come Giorgio Mulè: "Mi è bastato leggere la quarta di copertina del libro per decidere di non leggerlo. Non siamo più nel Medioevo, Crosetto ha agito bene".

Vannacci, l'Esercito lo avvicenda e avvia un'inchiesta interna

L'Esercito ha ufficializzato l'avvicendamento del generale Roberto Vannacci al comando dell'Istituto Geografico militare di Firenze e l'apertura di un'inchiesta interna in relazione al suo libro che ha scatenato una polemica politica. Il provvedimento, si legge in una nota, è stato adottato "per tutelare sia l'Esercito sia il Generale Vannacci, sovraesposto mediaticamente dalla vicenda legata al suo libro". "Va infatti considerato che al Comandante dell'Istituto Geografico Militare è anche attribuita la responsabilità territoriale e la gestione dei rapporti tra Esercito, autorità e istituzioni locali", si sottolinea. "Parallelamente e' stata avviata un'inchiesta volta all'accertamento dei fatti", un "atto dovuto ai sensi degli articoli 552 e 553 del Testo Unico dell'Ordinamento Militare".

L'Esercito aveva preannunciato la rimozione dall'incarico e l'apertura di un procedimento disciplinare a carico dell'ex comandante della Folgore dopo il clamore suscitato dal suo libro "Il mondo al contrario", autopubblicato su Amazon, contenente frasi che i suoi critici hanno denunciato come razziste e omofobe. A Vannacci subentra alla guida dell'Istituto geografico militare il Generale di Divisione Massimo Panizzi, il suo superiore diretto lungo la catena gerarchica, che manterrà le funzioni di Comandante dell'Area Territoriale del Comando delle Forze Operative Terrestri. "Il provvedimento di natura amministrativa" adottato lunedì, sottolinea la nota, "e' di piena e specifica competenza del Vertice della Forza Armata, ai sensi dell'art. 95 del Testo Unico dell'Ordinamento Militare (D.P.R. 90 del 2010)".

 

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