Venezia, cancellata la storia. La Casetta Rossa di D'Annunzio diventa un B&B

Affacciata sul Canal Grande, ospitò anche Canova, Rilke e la Duse. D'Annunzio in quella casa compose il "Notturno"

Cronache

Venezia, la casa di D'Annunzio trasformata in un B&B

Da tempo il destino della "Casetta Rossa" era in bilico, ma adesso per la storica residenza veneziana di Gabriele D'Annunzio il destino è ufficialmente segnato. La casa dello scrittore è diventata un Bed & Breakfast. In quella dimora il poeta compose il "Notturno", una delle sue più importanti opere. Affacciata sul Canal Grande, ospitò anche Canova, Rilke e la Duse. La storia di questo piccolo edificio risale alla fine del XIX secolo quando il principe austriaco, nonché antiquario, Fritz Hohenlohe-Waldenburg insieme alla moglie Zina, tra i maggiori esponenti dell'aristocrazia della Belle Époque, acquistò un piccolo terreno sul Canal Grande dove c'erano solo una vecchia catapecchia e un giardino.

Il palazzo, così come lo conosciamo oggi, venne fatto costruire, perché diventasse dimora dello stesso principe, dall'architetto Domenico Rupolo. Dopo che il principe lasciò l'abitazione, questa casetta divenne un punto di riferimento per le personalità di spicco del mondo dell'arte e della cultura come ad esempio il barone Giorgio Franchetti, il conte Giuseppe Primoli, il pittore Mariano Fortuny y Madrazo, il poeta Henri De Regnier, Rainer Maria Rilke, Hugo von Hofmannsthal, Eleonora Duse e appunto Gabriele D’Annunzio.

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