Economia

Nomine al rush finale: da Donnarumma a Ferraris e Zafarana. Il borsino

di Marco Scotti

In Enel la partita più accesa, ma molta incertezza anche per la presidenza di Leonardo e per il futuro di Del Fante. Mentre Cattaneo...

Nomine, il gran ballo al rush finale: il borsino

Mai nella storia recente si era assistito a un tale rumore di fondo, a un chiacchiericcio così costante e convulso come nella recente partita delle nomine per le aziende partecipate. Non è un trend iniziato ieri, perché sui telefoni dei giornalisti hanno iniziato ad arrivare veline già da agosto dello scorso anno. Da quando, cioè, è apparso evidente che il centro-destra avrebbe vinto le elezioni e che avrebbe menato le danze scegliendo i manager da mettere al comando di aziende che valgono in borsa oltre 150 miliardi.

Una storia in cui si intrecciano anche amori e rancori, in cui potenti portavoce raccontano alcune verità tra le lenzuola e altri si confidano con questo o quel magazine all’insaputa dei politici che, se sapessero, probabilmente non si mostrerebbero troppo felici. Un feuilleton in cui i giornalisti e i giornali diventano un’estensione di un ring in cui tutti mulinano le braccia cercando di colpire quanti più bersagli possibili. E in cui tutti cercano giacchette da tirare per farsi vedere, farsi sentire, farsi notare.