Vittorio Feltri: “Le mie cene ad Arcore? Mi sono perso i retroscena piccanti…”
Secondo la pubblica accusa Carlo Rossella avrebbe insabbiato e negato ciò che accadeva ad Arcore. L’intervento di Feltri: “Nessuno di noi ha visto niente”
Vittorio Feltri sulle cene ad Arcore: “Nessun retroscena piccante”
Secondo quanto riportato da Libero, Carlo Rossella sarebbe finito nell’occhio del ciclone a causa delle ormai celebri cene eleganti di Arcore. Secondo la pubblica accusa il celebre giornalista avrebbe cercato di negare ciò che realmente accadeva durante le serate a casa Berlusconi.
Sul tema è intervenuto Vittorio Feltri che ha così affermato: “Ora anche io in tutta sincerità devo ammettere di aver preso parte varie volte ai banchetti serali organizzati da Silvio, durante i quali, forse perché sono di Bergamo e quindi un po' tonto, non ho mai assistito a qualcosa di piccante. Come penso che anche Carlo non abbia mai visto scene porno, altrimenti me ne avrebbe parlato visto che siamo in confidenza da decenni”.
Cosa accadeva durante le celebri cene eleganti made in Arcore? Feltri, le ha così descritte: Seguiva un secondo di carne, poi arrivava un dolcetto. Un pianista e un cantante interpretavano motivetti leggeri, alcuni gradevoli. Io a un certo punto mi alzavo e andavo in salotto a telefonare e a bere qualcosa. Una sera Berlusconi, prima di dare il via al desinare, tenne in giardino un discorsetto spiritoso per dire che le donne gli piacevano quanto a me. Risatina finale. Fu l'unica volta che parlò di sesso, e lo fece senza volgarità. Immagino che la esperienza di Carlo non sia stata diversa dalla mia in quel di Arcore. Lasciatelo stare. Non torcetegli neanche un capello. Massacrate pure il Cavaliere, che è abituato alle ingiustizie”.