Zaki: "In Egitto altre centinaia come me. Ora giustizia per Giulio Regeni"

"Resterò a vivere a Bologna per fare l'attivista". Meloni assicura: "Regeni? Ci sto lavorando"

Di Redazione Cronache
Zaki a Bologna
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Il discorso di Zaki a Bologna tra ringraziamenti al governo e richiesta di verità su Regeni

Domenica sera  Zaki è arrivato con il rettore Giovanni Molari e la sua professoressa Rita Monticelli che sono andati a prenderlo allo scalo di Milano Malpensa. Zaki elegantissimo in giacca e cravatta, ha salutato e fatto il segno della vittoria. Ha poi preso subito la parola il rettore: "Finalmente dopo questi anni difficili sei qui". “Voglio continuare a combattere per i diritti umani". Così Patrick Zaki, nel corso della conferenza stampa all'Università di Bologna, dopo la sua liberazione. "Finalmente sono qui: è un sogno che si avvera dopo tanti anni. E' bellissimo essere qui all'Università Grazie. Grazie". Sono le prime parole di Patrick Zaki in rettorato a Bologna. 

Zak "Io appartengo alla città di Bologna – ha detto infine - per me l'istruzione è una forma di resistenza". Poi: “Voglio continuare a combattere per i diritti umani". Zaki ha poi chiesto: “Giustizia per Giulio Regeni”. "Io appartengo alla città di Bologna – ha detto infine - per me l'istruzione è una forma di resistenza".

"La mia è stata una storia di successo, ma in Egitto ci sono ancora centinaia di persone in prigione, chiediamo che vengano rilasciate. Meritano la grazia presidenziale come me", dice Zaki che dice che tornerà in città per viverci. "Per alcuni giorni starò qui a Bologna, poi tornerò a Il Cairo e poi di nuovo a Bologna" e conclude: "Continuerò la mia strada di difensore dei diritti umani". 

"Ringrazio le autorità italiane e egiziane, le ong, la società civile e i vertici dello stato italiano fino alla presidente del Consiglio" ha aggiunto Zaki. "La questione Regeni non è archiviata, continuo a occuparmene, come ho fatto per Zaki" ha detto sul tema Regeni Giorgia Meloni.  "Credo che il risultato ottenuto con Zaki sia frutto di una posizione italiana, di rispetto verso le nazioni sovrane. E' frutto di un'azione diplomatica che si fonda sul reciproco rispetto, sulla pazienza", ha aggiunto Meloni.

 

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