Zelensky, dalle copertine a Sanremo: quando la guerra diventa spettacolo

Il premier ucraino Zelensky al Festival di Sanremo, il graffio di Annalisa Chirico su affaritaliani.it

Annalisa Chirico
Cronache

Zelensky al Festival di Sanremo: quando la guerra diventa spettacolo

"Una notizia che muove un po' il dibattito politico è la partecipazione, prevista per l’11 febbraio, al Festival di Sanremo del presidente ucraino Zelensky. Pare per altro, che sia stato proprio lui a chiedere questo spazio mediatico durante l'incontro-intervista con Bruno Vespa. La Rai lo ha invitato: lecito, mi lascia però perplessa il fatto che Zelensky abbia accettato. Del resto ci ha abituato, durante questi mesi, a una certa spettacolarizzazione anche della guerra e della sua personale e familiare, con la moglie, in cerca di visibilità, esposizione mediatica. Lo abbiamo visto nei luoghi, diciamo, più impensati: è intervenuto al Festival di Venezia, al Festival di Cannes ancora pochi giorni fa il Golden Globe".

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il "graffio" di Annalisa Chirico questa settimana è dedicato a Zelensky. E' polemica sulla presenza del leader ucraino al Festival di Sanremo 2023. "Il Presidente Zelensky vuole esserci, anche sulle copertine patinate. Che la Rai lo abbia invitato, ripeto, è lecito. Ma, è normale che è un presidente di un Paese in guerra voglia partecipare e intervenire al Festival della canzone nazionalpopolare?", continua Chirico.

"C’è o no un tema di opportunità? C’è o no un tema di gravitas? Anche quando si ricoprono dei ruoli, in dei frangenti particolarmente disastrosi e drammatici come quello di un Paese in guerra. Guardate, la guerra non è quella dei carriarmati di cui si parla, la guerra è quella che si combatte. La guerra guerreggiata in Ucraina, dove muoiono ogni giorno cittadini ucraini. Palazzi bombardati che vediamo sventrati, famiglie che perdono un marito, famiglie che perdono un padre: è un dramma la guerra. Noi, qui in Italia quelli almeno della mia generazione non ne hanno ricordo neanche i nostri padri, i nostri nonni sì".

"Ma, la guerra non è un gioco di parole. E, quindi mi lascia veramente perplessa, questa continua fame di visibilità mediatica, anche nelle situazioni meno opportune. Nelle situazioni che chiaramente stridono con i rumori della guerra. Il festival della canzone nazionalpopolare, è il festival della canzone nazionalpopolare e chiaramente un momento di leggerezza, è un momento di spettacolo, che alleggerisce la vita degli italiani ogni anno. È questa la sede dove intervenire in tenuta di combattimento quando si rappresenta un popolo afflitto dalla guerra dei combattimenti ogni giorno?".

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