Ferdinando Scianna compie 80 anni: ecco chi è il grande fotografo. Ritratto

Con i suoi scatti sulla quotidianità il celebre artista racconta le bellezze della vita

di Alberto Moioli
Culture

Ferdinando Scianna, uno dei più grandi fotografi di tutti i tempi compie 80 anni

Compie 80 anni, il 4 luglio, Ferdinando Scianna, senza alcun dubbio uno dei più “grandi” fotografi di tutti i tempi, mi piace ricordarlo in quel giorno, quando, nel 2004, entrando nel Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, lanciò il cappello. Un gesto che non dimenticherò mai, il celebre fotografo rimase estasiato dal vedere una struttura museale che mai si sarebbe immaginato di trovare alle porte di Milano ed una mostra fotografica straordinaria dedicata ad Andrè Villérs ed il suo stretto rapporto con Pablo Picasso, minuziosamente curata dallo storico dell’arte Flaminio Gualdoni.

Ferdinando Scianna in quell’occasione tenne una storica conferenza, indimenticabile il suo racconto, una vera lezione non solo di fotografia ma di vita, perché inquadrare una scena e immortalarla per sempre, sulla allora pioneristica pellicola, era autentica poesia e modo di vivere. In una serie di incontri tra i quali anche quelli con i grandi fotografi italiani Maurizio Galimberti, Giovanni Chiaramonte e Pino Ninfa, Scianna ci acccompagnò in un viaggio dentro alla sua storia fotografica.

Nato a Bagheria, in Sicilia, nel luogo che ha dato i natali anche al Maestro Renato Guttuso ed al celebre regista Giuseppe Tornatore, artisti straordinari che hanno fatto dell’immagine un esempio ammirato e premiato in tutto il mondo.

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La fotografia di Ferdinando Scianna racconta l’irrevocabilità dell’istante in cui è stata scattata la fotografia, narra l’essenza del suo linguaggio espressivo collocando l’atto artistico in un ambito unico e affascinante. Gli inizi sono segnati dall’incontro e dal confronto costante con Leonardo Sciascia con il quale dialoga sul significato più profondo del ruolo della fotografia.

Ferdinando Scianna con le sue fotografie celebra ogni giorno la bellezza della vita raccontando il mondo attraverso i dettagli della quotidianità sottolineando quelli a cui spesso non siamo abituati a soffermarci. “La fotografia non la si fa’ (come il pittore per un quadro) ma la si riceve” osservando e catturando un attimo di presente per farlo diventare storia.

Dal 1966 il fotografo si trasferisce a Milano ed inizia ufficialmente un percorso ai vertici insieme a Henri Cartier Bresson e alla Magnum Photo, la storia agenzia dove trova anche personaggi del calibro di Abbas, Eva Arnlod, Renè Burri, Robert Capa, Martin Frank, Leonard Freed, Elliott Erwitt, Herbert Hist, Josef Koudelka, Steve McCurry, Inge Morath, Guy Le Querrec, Raghu Rai, Marc Ribout, David Saymur, Eugene Smith, Alex Webb e moltissimi altri straordinari interpreti della fotografia mondiale. Nel 2002 Ferdinando Scianna ha pubblicato il libro dedicato alla sua città natale, “Quelli di Bagheria”, un autentico diario fotografico in cui si intrecciano storie e personaggi, un libro che conservo gelosamente autografato e sul quale trovo scritto “credo che la massima aspirazione per una fotografia sia quello di finire in un album di famiglia”.

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