Accenture licenzia 19mila persone nel mondo, ma in Italia è pronta ad assumere

La multinazionale della consulenza vuole chiamare altre 3.000 persone nel nostro Paese. Ecco che cosa sta succedendo

di Redazione Economia
Julie Sweet, Ceo e Presidente di Accenture
Economia

Accenture, 19mila tagli nel mondo ma l’Italia cresce e continua ad assumere

La multinazionale Accenture ha annunciato ieri 19.000 licenziamenti a livello globale. La notizia è stata resa nota durante la earnings conference call nella quale sono stati presentati i risultati del secondo trimestre fiscale del 2023. Il taglio interesserà il 2,5% del personale, che oggi è di circa 738mila dipendenti in tutto il mondo, e avverrà nell’arco dei prossimi 18 mesi. 

Analizzando il settore, sembra però configurarsi il normale meccanismo di turnover per aziende di questa entità. Infatti, l'Osservatorio Assoconsult segnala che l’ecosistema della consulenza ha una dinamica occupazionale che lo contraddistingue dagli altri comparti. Se guardiamo alle realtà di medie e grandi dimensioni, il 2021 è stato chiuso con un saldo positivo di 2.100 nuove unità impiegate. Un numero, questo, dato dall’assunzione di circa 6.150 professionisti, ossia il 26% dell’organico a fine anno, a fronte dell’uscita di oltre 4.000 dipendenti (circa il 17% dell’organico). Un avvicendamento di competenze, in pratica, in linea con le dinamiche che interessano un’azienda solida e in crescita, come dimostrano i risultati presentati ieri.

Durante la call con gli analisti, infatti, la CEO di Accenture, Julie Sweet, ha sottolineato il miglioramento delle performance della multinazionale in Europa, secondo mercato di riferimento del Gruppo dopo quello del Nord America. Nel dettaglio, a febbraio 2023 i ricavi nel Vecchio continente si sono attestati a 5,30 miliardi di dollari, con un aumento del 6% in dollari e del 12% in valuta locale rispetto al secondo trimestre dell'anno fiscale 2022. Quanto al reddito operativo, a febbraio 2023 ha superato i 573 milioni di dollari rispetto agli oltre 531 milioni registrati nel 2022, con una crescita di più di 42 milioni. “In Europa i ricavi sono cresciuti del 12% in valuta locale grazie al settore bancario, capital markets, e public services. Nello specifico, la crescita è guidata da Italia, Germania e Francia”, ha spiegato la CEO Sweet durante la conference call, chiarendo pure che i tagli annunciati varieranno in base ai mercati e ai Paesi di riferimento.

L’annuncio dato ieri non dovrebbe quindi allarmare il nostro Paese, per il quale i numeri sono positivi. Il trend, tra l’altro, è confermato anche dalle previsioni diffuse dall’Osservatorio di Assoconsult, che nel 2022 ha stimato un aumento dell’11,3% di assunzioni di professionisti nel mondo della consulenza italiana, sostanzialmente in linea con la crescita del fatturato delle big del settore (11,4%). Engineering, specialista della consulenza per la digital transformation, ha annunciato oltre 2.000 nuovi posti di lavoro. Nel caso di Accenture, con circa 20mila dipendenti in Italia, sono state oltre 7mila le persone assunte nelle sedi di Milano, Roma, Torino, Napoli e Cagliari e negli altri uffici sparsi sul territorio nazionale e il Gruppo ha annunciato 3mila assunzioni in questo anno fiscale. L’Italia, dunque, sembra essere al riparo.

Tags:
accentureconsulenzalavorolicenziamenti