Altavilla si butta nello sport: rilevato il 20% della Foodball di Zanetti

L'ex amministratore delegato di Ita entra nel business della consulenza sportiva a fianco di un grande ex campione dell'Inter: i dettagli dell'operazione

di Andrea Giacobino
Alfredo Altavilla e Javier Zanetti
Economia

Altavilla rileva il 20% di Foodball e sborsa 120mila euro: il nuovo business dell'ex Ceo di Ita 

Alfredo Altavilla, ex amministratore delegato di Ita Airways, entra nel business della consulenza sportiva a fianco di un grande ex campione dell’Inter. Il quasi sessantenne manager tarantino, già pupillo di Sergio Marchionne in Fca, qualche giorno fa è diventato consigliere d’amministrazione e socio di Foodball srl e consigliere della controllata Oltre Consulting srl.

Altavilla ha rilevato il 20% di Foodball sborsando 120mila euro: la società è presieduta dall’argentino Javier Zanetti, già apprezzato difensore e vede come amministratrice delegata Maria-Cristina Russo, primo azionista col 40%. Gli altri soci sono col 34% Le Fattorie Riunite srl che fa capo allo stesso Zanetti e col 6% residuo Julio Salomon Harari. A vendere le azioni ad Altavilla il 10% cadauno sono stati Zanetti e la Russo. Foodball ha da poco costituito proprio la Oltre Consulting di cui ha il 70% mentre il restante 30% è della stessa Russo.

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Oltre Consulting, di cui ancora Zanetti è presidente, è un’agenzia di consulenza sportiva che ha reso possibile l’incontro amichevole di calcio dello scorso 19 giugno a Jakarta tra l’Indonesia e i campioni mondiali dell’Argentina, vinto dai secondi per 2 a 0. Presidente della Federazione calcistica indonesiana è l’imprenditore Erick Thohir, ex proprietario dell’Inter e che all’epoca nominò Zanetti come vicepresidente. Vale la pena ricordare che Altavilla nel suo ufficio alla Fiat aveva messo in bella mostra una maglia numero 4 dell’Inter autografata da proprio Zanetti e che il manager è stato anche advisor del fondo Cvc Capital Partners che ha fatto parte della cordata – insieme a Fsi e Advent – che puntava a investire 1,7 miliardi di euro per il 10% della media company della Serie A.

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