Banche e banchieri continuano imperterriti a non “aiutare” l'economia reale
Il crash prossimo venturo
Le Banche Centrali sono state colte di sorpresa dalla nuova guerra in Medio oriente
Lo spunto per questo articolo l'ho preso da questo grafico:
il grafico illustra che in circa 120 anni i mercati hanno subito crisi trasformatesi in crash e poi divenuti fonte di nuova ricchezza finanziaria. Domanda: dov'è il problema? Risposta: si annida nelle nostre Banche Centrali che sono state colte di sorpresa dalla nuova guerra in Medio oriente e già si preannunciano rialzi nelle quotazioni di gas e petrolio (inflazione importata). FED e BCE in modo arrogante hanno imposto sacrifici a famiglie, aziende ed i bilanci degli Stati, tanto anche se sbagliano non pagano. Ora la musica è cambiata repentinamente e hanno solo due possibilità di scelta:
1. manovrare i tassi a piacimento;
2. lasciare che sia il mercato a misurarsi con l'inflazione.
Ci potrebbe essere anche un'altra via con una proposta innovativa e realizzabile, ma bisognerebbe essere nella stanza dei bottoni perché chi scrive non ha alcun potere. Quindi quali saranno le mosse delle due principali Banche Centrali? Sarebbe interessante vedere le proposte di Bank of Japan o della Bank of England, nella speranza che tutte si parlino per lavorare all'unisono, almeno in questo frangente. Quale risultato ci troveremmo davanti? Finire dritti in recessione ed è una possibilità molto reale se non addirittura vicina. Se poi vogliamo essere più sofisticati diciamo che una volta crollati i mercati euro-asiatico-americani cosa rimarrà agli altri continenti? Quanti anni occorreranno per uscire dal cul de sac in cui ci stiamo “ciecamente” infilando? Alcuni guru della finanza hanno già iniziato a scommettere in favore dello scivolone dei mercati finanziari, banche e banchieri invece continuano imperterriti a non “aiutare” l'economia reale e dato che tutti stanno o sono diventati sordi, politica compresa, ci ritroveremo in un pantano dal quale sarà difficile uscirne senza una nuova Bretton Woods, però il problema è che non abbiamo più J.M. Keynes per le ricette. Forse sarà un bene che vi siano questi accadimenti e queste menomazioni a livello mentale perché probabilmente nascerà un modo nuovo di fare economia reale e finanza. Riusciremo a capire qualcosa? E a ricordare? Tempus fugit – il tempo vola.
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