Banche e vino, asset prezioso. Il curioso caso della Silicon Valley Bank

Dopo il fallimento della banca californiana, un fortunato acquirente ha ottenuto un grande sconto sulla pregiata collezione di vini

a cura di Redazione
Economia

Banche e vino, asset prezioso. La curiosa storia dopo il fallimento della Silicon Valley Bank

In California, terra di rossi decisamente importanti e costosi, dopo che due delle banche più importanti del mondo sono fallite, alcuni fortunati acquirenti hanno approfitatto del crac per ottenere un grande sconto sulla collezione di vini. Stiamo parlando della Silicon Valley Bank (Svb) e la First Republic Bank (Fr). La storia è raccontata dal Wall Street Journal, secondo cui la Federal Deposit Insurance Corp., l’agenzia indipendente che risponde al congresso di Washington e che monitora il lavoro delle banche per “mantenere la stabilità e la fiducia collettiva nel sistema finanziario nazionale”, ha messo le mani sugli asset delle banche andate a gambe all’aria, tra cui i più preziosi erano le loro imponenti collezioni di vino, che sono state messe all’asta per produrre liquidità buona per accontentare i creditori dei due istituti.

Ed è così che Frank Martell si è trovato a competere con altri appassionati per acquistare le due collezioni, la più pregiata, quella della Svb e la più modesta, quella della First Rebublic. Martell è il senior director della sezione che tratta i vini rari e preziosi della Heritage Auctions, una società con base a Dallas, in Texas, che ha in realtà il suo core business nelle monete rare e in altri ambiti di quell’universo che è il collezionismo. Ma Martell ha avuto il sentore dell’affare e ci si è buttato a capofitto. Dopo numerosi rilanci è riuscito a strappare alla concorrenza le 1.900 bottiglie appartenute alla Svb per circa 150mila dollari. Poi, non contento, si è accaparrato anche le 400 bottiglie della Fr per altri 20mila dollari.

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Per 170mila dollari la Heritage ha messo le mani su bottiglie dal valore molto vario, che va dai tre ai mille dollari. Ma tra esse ci sono molte dozzine di Bond, una leggendaria azienda della Napa Valley che offre un portfolio di grandi vini tutti a base Cabernet Sauvignon, da Quella a Melbury, da Vecina a St Eden fino a Pluribus. Un’azienda talmente peculiare che chi richiede un’allocazione di vini deve impegnarsi a goderselo bevendolo, evitando le speculazioni. Chi dovesse rivendere il vino potrebbe essere tagliato fuori dalla clientela. Heritage, intanto, potrebbe mettere all’asta già nel mese di settembre parte della collezione bancaria a Beverly Hills.

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