Banche, marcia indietro: invece della tassa si può rafforzare il capitale

La bozza dell'emendamento del governo che riscrive la norma sugli extraprofitti delle Banche

di Redazione Economia
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Banche: bozza, invece di tassa si può rafforzare il capitale

"In luogo del versamento", le Banche potranno destinare "a una riserva non distribuibile un importo pari a due volte e mezza l'imposta". Tale riserva viene computata "tra gli elementi del capitale primario di classe 1", ovvero va a rafforzare il patrimonio delle Banche. E' quanto si legge nella bozza dell'emendamento del governo che riscrive la norma sugli extraprofitti delle Banche, che dovrebbe essere depositata nelle prossime ore al Senato.

Banche: bozza emendamento, prelievo ricalibrato sul biennio

La tassa sugli extraprofitti delle Banche cambia e ricalibra il prelievo. Secondo quanto si legge in una bozza dell'emendamento che il governo dovrebbe depositare nelle prossime ore, l'imposta si calcola "applicando un'aliquota del 40% sull'ammontare del margine di interessi" dell'esercizio 2023 "che eccede per almeno il 10% il medesimo margine" dell'esercizio 2021. La versione precedente veniva calcolata in modo differente sul bilancio 2022 (eccedenza del 5%) e su quello 2023 (eccedenza del 10%).

Banche: bozza, sale tetto tassa ma fuori titoli Stato

Il tetto massimo dell'imposta straordinaria sugli extra profitti delle Banche sale da 0,1% a 0,26% "dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio su base individuale", (non più il totale dell'attivo, una precisazione che quindi esclude i titoli di Stato). E' quanto si legge in una bozza dell'emendamento del governo che dovrebbe essere depositata nelle prossime ore al Senato.

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