Bce: Lagarde, la “Signora Zerbino” colpisce ancora
La capa della Banca Europea continua ad alzare i tassi di interesse mettendo in ginocchio gli italiani con i mutui che schizzano alle stelle
Lagarde, ogni volta che si muove l'Italia perde soldi
Ormai gli italiani hanno cominciato a riconoscercela la “signora Zerbino”, questa anziana rugosa dallo sguardo furbo che non si perita di nascondere il disprezzo verso il nostro Paese. Ogni vola che Lagarde si muove noi perdiamo soldi. È quello che ha detto l’altro ieri Giorgia Meloni. La capa della Banca Europea continua ad alzare i tassi di interesse mettendo in ginocchio gli italiani con i mutui che schizzano alle stelle.
Il motivo di queste manovre è quello di alzare progressivamente il costo del denaro dato alle banche nazionali e quindi ai clienti in modo che sia più difficile approvvigionarsi di soldi, avere mutui e prestiti, al fine di abbassare l’inflazione che aveva raggiunto alti livelli.
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E in effetti l’inflazione erode progressivamente i risparmi e la capacità di spesa dei cittadini e quindi uno dei compiti principali della Bce è proprio quello di tenerla sotto controllo, possibilmente al fisiologico 2%, mentre abbiamo raggiunto picchi superiori al 10% e a fine maggio era al 7,6% (Istat).
È anche vero che chi ha dei risparmi può acquistare, ad esempio, titoli di Stato indicizzati all’inflazione stessa preservando il capitale e guadagnandoci anche un po’. Il problema è per chi non ha risparmi e deve fare fronte all’aumento dei prezzi al consumo.
Tuttavia una cosa è tenerla sotto controllo ed un’altra è mandare l’Europa in recessione, come sempre la premier ha denunciato chiaramente. Infatti se il costo del denaro è troppo alto la gente, le aziende rimandano acquisti e progetti. Ma torniamo alla “Signora Zerbino”. Perché la chiamano così?
Tutto deriva da una imbarazzante lettera indirizzata al suo capo Nicolas Sarkozy che le fu trovata in un cassetto durante una perquisizione della polizia:
"Caro Nicolas, molto brevemente e rispettosamente
1) Sono al tuo fianco per servire te e servire i tuoi progetti per la Francia
2) Ho fatto del mio meglio e posso avere fallito, qualche volta. Te ne chiedo perdono
3) Non ho ambizioni politiche personali e non desidero diventare un'ambiziosa servile come molti di coloro che ti circondano: la loro lealtà è recente e talvolta poco durevole
4) Usami per il tempo che serve a te, alla tua azione e al tuo casting
5) Se mi usi, ho bisogno di te come guida e come sostegno: senza guida, rischio di essere inefficace, senza sostegno rischio di essere poco credibile. Con la mia immensa ammirazione. Christine L".
Da allora è conosciuta come la “signora Zerbino” e sui Social girano ancora suggestivi memi di lei appecoronata al suolo con collare sadomaso mentre bacia la mano del Padrino Sarkozy. Però da allora la sua carriera è decollata.
Dicevamo che la Lagarde odia l’Italia. L’ultima dimostrazione qualche giorno fa con la decisione del nostro Paese di indicare Piero Cipollone per sostituire nel board Fabio Panetta alla Bce, che è stato proposto come nuovo governatore di Bankitalia. La Lagarde, a tal proposito, si è espressa con un eloquente “meglio una donna”. E questo fa capire come ragioni la Signora Zerbino. Per lei non è importante il merito ma appunto solo il “genere” senza tenere in alcun conto il resto. Questo modo di procedere -e cioè per appartenenza a qualche gruppo indipendentemente dalla bravura- ha prodotto i noti guasti mondiali a cui solo ora si sta cercando di porre un argine.