Benetton, cresce di 487 milioni l'impero. Edizione e i 100 mln di dividendi
Ad ognuno dei quattro rami della famiglia andranno 25 milioni. I profitti sono in calo ma restano 1,1 mld in cassa
Benetton, il fattore Atlantia che incide positivamente sul bilancio
Si è chiuso il primo bilancio di Edizione, dopo la vicenda del crollo del ponte Morandi e della cessione di Autostrade da parte della famiglia Benetton, con la nuova governance. Si tratta del primo esercizio firmato dal duo Alessandro Benetton-Enrico Laghi. I numeri sorridono anche se i profitti sono in calo.
Si chiude - si legge su Milano Finanza - con 1,171 miliardi di euro di profitti, in calo rispetto ai 1,606 miliardi del 2021. Una decrescita di 435 milioni per un effetto contabile non ricorrente nel 2021 legato alla rivalutazione al fair value detenuta nel colosso spagnolo delle torri di trasmissione Cellnex, una quota dell'8,2% che ora i Benetton hanno accresciuto al 9,9% inserendola fra i business strategici di Ponzano Veneto.
Leggi anche: Ponte Morandi, i manager di Atlantia: "Quelli del Pd sono tutti preoccupati"
Leggi anche: "Guadagni illeciti dei Benetton". Ci sono i primi indagati: truffa e peculato
Se si considera - prosegue Milano Finanza - il net asset value (nav) ovvero il valore complessivo delle partecipazioni azionarie in portafoglio, misura ad hoc per le holding pure di partecipazioni com’è quella dei Benetton, lo scorso anno l’impero finanziario della famiglia nordestina è cresciuto di altri 487 milioni, passando dai 11,99 miliardi del 2021 ai circa 12,477 di fine 2022. Il valore incorpora principalmente l’effetto dell’incremento del valore di Atlantia. Dei 1,171 miliardi di utile netto, 100 milioni andranno distribuiti a monte della catena societaria alle holding dei quattro rami familiari. Dunque 25 milioni di cedole a ramo, in linea con il monte dividendi dello scorso anno. In cassa a Treviso dunque resterà in cassa quasi 1,1 miliardi da impiegare nei nuovi investimenti industriali.