Best Workplace 2023, le 60 aziende dove si lavora meglio in Italia
La classifica stilata da Great Place to Work si basa sul fatturato e sulla fiducia dei dipendenti: gli italiani si pongono al di sopra della media europea (89%)
Best Workplace 2023, ecco le 60 migliori aziende in Italia secondo i dipendenti
Sono 60 le aziende premiate come Best Workplaces Italia 2023, ovvero quelle dove si lavora meglio. Great Place to Work Italia, azienda specializzata nel settore dell’analisi del clima aziendale, ha esaminato 303 imprese e oltre 164mila collaboratori per il lancio della 22° classifica annuale. Il ranking, consultabile sul sito greatplacetowork.it, è stato suddiviso in quattro categorie differenti sulla base del numero di collaboratori: aziende con oltre 500 dipendenti, con un numero compreso tra 150 e 499, tra 50 e 149 e tra 10 e 49.
Fra le aziende più grandi, al primo posto c'è Hilton, seguita da Salesforce e American Express. Nella categorie delle imprese tra 150 e 499 in testa troviamo Bending Spoons, tra 50 e 149 Biogen Italia e tra 10 e 49 Accuracy. La classifica è frutto di un lavoro di ricerca durato un anno. A questo proposito, emerge l’incremento del Trust Index, ovvero il valore relazionato alla fiducia dei singoli collaboratori, che sale del 2% rispetto a un anno fa (89% contro l’87% del 2022). Restando sempre in ottica Trust Index, i Best Workplaces italiani si pongono al di sopra della media europea (89%), dietro solo alla Danimarca e a pari merito con Belgio e Finlandia.
La parola crescita però non riguarda solo la fiducia, ma anche il fatturato: i 60 migliori luoghi di lavoro in Italia del 2023 hanno fatto registrare una crescita media annua del fatturato pari al 26%, rispetto al 23,25% del 2021. A crescere, anche la forza del Made in Italy: 31 aziende su 60 (52%) presenti in classifica sono italiane, un dato in netta crescita rispetto a 10 anni fa quando le aziende con headquarter nel Bel Paese erano solo 8 su 35 (23%).
“Il livello di fiducia dei collaboratori di queste organizzazioni è superiore alla media europea”, commenta Alessandro Zollo, amministratore delegato di Great Place to Work Italia. “Dato questo contesto di grande cambiamento, la storia che vediamo analizzando la fotografia delle 60 migliori aziende italiane del 2023 è molto coerente - prosegue Zollo - Le migliori imprese del Bel Paese aumentano in media del 15% la loro forza lavoro rispetto allo scorso anno, hanno il 95% di fiducia nella propria leadership e riescono a raggiungere risultati importanti su temi difficili da affrontare come meritocrazia (+23% rispetto al panel delle 303 aziende analizzate) e correttezza (+19%)",
"Tra i settori più presenti - conclude Zollo - siamo orgogliosi di vedere la produzione manifatturiera, sempre più simbolo di un nuovo rinascimento imprenditoriale italiano che fa ben comprendere quanto questi temi influiscano su produttività e risultati aziendali, e l’Information Technology, dove la "great resignation" e qualche stima un po’ troppo entusiastica hanno 'obbligato' le aziende del comparto a proporre esperienze sempre più ingaggianti per sfuggire alla trappola dell’azienda-commodity".