Boeing dice addio al 747, simbolo del boom economico

L'azienda ha annunciato la fine della produzione del suo aereo più famoso lasciando spazio a modelli più sostenibili

Economia

Boeing dice addio alla produzione del suo aereo più famoso

È comparso per la prima volta nei cieli agli arbori degli anni Settanta, ora se ne contano ben 1574 unità. Ha ospitato a bordo figure più che autorevoli dal calibro di capi di Stato, re, attori, personaggi sportivi, contrabbandieri e pontefici come Paolo VI e Giovanni Paolo II. Ha rivoluzionato il mondo della mobilità aerea, modificando usi, costumi e abitudini di intere popolazioni.

Il Boeing 747 ha segnato un'era che ora sta per concludersi: l'azienda ha infatti annunciato la fine della produzione del suo aereo più famoso, lasciando spazio ad alternative meno inquinanti. La "regina dei cieli", grande quasi il triplo degli aerei a lungo raggio all’epoca in circolazione, era in grado di trasportare oltre 400 persone a più di 13 mila metri di altitudine, sfrecciando sopra i mille chilometri orari. 

Attualmente, compagnie aeree dal calibro di Lufthansa, Korean Air, Cathay Pacific e China Airlines lo usano tuttora come trasporto passeggeri, con la versione 800 entrata in sevizio nel 2011. Negli anni Novanta i 747 Alitalia fecero parlare a lungo di loro con le speciali livree dedicate ai Baci Perugina e a Bulgari, due autentici capolavori “commerciali”. Dal 1990 il 747 è anche la Casa Bianca volante, l’Air Force One che accompagna in giro per il mondo il presidente degli Stati Uniti. I due attuali versione 200 verranno sostituiti da altrettanti “versione 800” in fase di costruzione.

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