Bollette, in arrivo rincari sulla luce del 10%: ecco quando e perchè

Le prossime bollette della luce saranno più pesanti per gli italiani

di Redazione Economia
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Torna l'incubo delle bollette, +10% di aumento sulla luce. Quanto e quando aumenteranno i costi

Il problema delle bollette, caro agli italiani, sembra essere un ospite indesiderato che fa capolino periodicamente nelle loro case, e parebbe tornare proprio questo autunno. Secondo quanto annunciato dal presidente dell'Autorità per l'Energia (Arera), Stefano Besseghini, le prossime fatture dell'energia elettrica peseranno di più sulle tasche degli italiani: "prevediamo aumenti, poiché le oscillazioni sui mercati sono significative e ribattono sul prossimo trimestre."

Un problema, quello dei nuovi aumenti delle tariffe energetiche,  recentemente evidenziato da Repubblica e che ha portato il governo a implementare nuove misure, sottraendo oltre 1 miliardo di risorse, che probabilmente sperava di conservare per la Manovra. Si stima che l'aumento possa oscillare intorno al 10% o poco meno. Successivamente, nel mese di ottobre, sarà il momento dell'aggiornamento delle tariffe del gas. Riguardo al mese di agosto, ci si aspetta che le tariffe rimangano relativamente stabili, ma nei mesi seguenti, l'incremento della domanda potrebbe dare luogo a ulteriori pressioni sui prezzi.

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Nel corso dell'Italian Energy Summit del Sole24Ore, Beneghini ha poi aggiunto, "Dobbiamo ancora avere un approccio cauto e attento riguardo la situazione del sistema energetico. Stiamo vedendo un settore in evoluzione, che ha messo in campo iniziative di diversificazione, una flessibilità molto maggiore rispetto a prima. Non abbiamo più i prezzi che mordono come un anno fa, nessuno si illude di avere i livelli del 2019, la cosiddetta serie storica. Abbiamo una componente inflattiva molto più rilevante e rimangono oscillazioni importanti. Per questa ragione, prevediamo aumenti, poiché le oscillazioni sui mercati sono significative e ribattono sul prossimo trimestre."

Il Presidente di Arera ha espresso un giudizio positivo sull'approccio dell'Italia alla crisi energetica del 2022, assegnando al paese un "voto" abbondantemente sufficiente. Ha sottolineato che: "i momenti delicati sono stati tanti, le risorse messe sul tavolo che il settore energetico ha assorbito sono state significative, ma grazie alla concomitanza del clima mite nello scorso inverno abbiamo attraversato e superato una fase di grande  preoccupazione”. Concludendo, “nel complesso le cose fatte cose hanno funzionato, il settore industriale ha contribuito in maniera rilevante così come ha fatto il retail."

Durante il summit, è anche intervenuto il Ministro Gilberto Pichetto Fratin ribadendo l'importanza dell'energia nucleare, e sottolineando che l'uso dell'atomo potrebbe sostenere la transizione verso un mix energetico sempre più orientato alle fonti rinnovabili. Ha precisato che: "non si tratta di proporre il ricorso in Italia alle vecchie centrali nucleari di grande taglia ma di valutare le nuove tecnologie più sicure, quali gli small e micro modular reactor, i reattori nucleari di quarta generazione allo studio, all'interno di uno scenario politico ed economico in grande mutamento e non privo di tensioni e turbative".

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