Bollette, nuova stangata in autunno: prezzi +60% per il gas, +35% per la luce
Bilucaglia (Ubroker): "Il Governo potrebbe attingere a risorse extra per calmierare la spesa energetica delle famiglie. Urge anche implementare le rinnovabili"
Bollette, in autunno nuovo boom dei prezzi
"L'Osservatorio Ubroker conferma la previsione rialzista fatta a inizio luglio per i prossimi due trimestri: un aumento della materia prima che potrebbe sfiorare il 60% per il GAS (PSV) e il 35% per l'energia elettrica (PUN)", ha dichiarato Cristiano Bilucaglia, Presidente dell'Osservatorio per l'energia Ubroker. Mentre il Governo Meloni si appresta a varare la sua seconda Legge di Bilancio sembrano mancare gli aiuti necessari per il settore energetico i cui costi gravano sempre di più sugli italiani: "Pare che tutti gli esperti, gli economisti e perfino i politici si siano dimenticati dell'energia elettrica e del gas - ha commentato Cristiano Bilucaglia - È vero che nel 2023 i prezzi hanno subito una importante contrazione, ma siamo sempre su valori più che doppi rispetto al periodo pre-covid".
E anche i dati non permettono di guardare positivamente ai prossimi mesi: "Riferendoci al IV trimestre 2023 le prospettive potrebbero essere poco rosee. Se da un lato abbiamo riempito gli stoccaggi oltre il 94% e diminuito efficacemente la dipendenza dal gas russo, ora siamo molto più vulnerabili alla volatilità sul GNL (sul quale gravano alcune incognite: dagli scioperi australiani, iniziati il 07/09, al fabbisogno in aumento della Cina, Sinopec ha indetto una gigantesca gara d'appalto per un totale di 25 carichi di gas naturale liquefatto). Inoltre, la fine del mercato tutelato potrebbe essere rimandata (per l'ennesima volta) di ulteriori 6 mesi e, soprattutto, dobbiamo sperare in un inverno mite. Quello che ci attende nei prossimi mesi potrebbe non essere confortante e a dirlo sono i dati". Lo ha dichiarato il Presidente dell'Osservatorio Ubroker per l'energia Cristiano Bilucaglia.
L'Osservatorio Ubroker ha ripreso in mano le previsioni dello scorso trimestre e ha analizzato i nuovi numeri a disposizione cercando di far luce su quelle che saranno le tendenze del settore energetico per il prossimo trimestre e per l'inverno. Senza eventi avversi, già ora, le statistiche raccontano di un rincaro di energia elettrica e gas, rispettivamente di +155% e +149% comparando i dati pre-covid di gennaio 2020 con quelli di agosto 2023. Anche se siamo, fortunatamente, molto lontani dai valori monstre dell'estate 2022, quando la variazione percentuale mostrava un +1671,631 % sul gas e un +1290,698 % sull'energia elettrica.
L'Osservatorio conferma la previsione rialzista fatta a inizio luglio per i prossimi due trimestri: un aumento della materia prima che potrebbe sfiorare il 60% per il GAS (PSV) e il 35% per l'energia elettrica (PUN).
Tutti questi dati suggeriscono di cercare soluzioni alternative per sopperire all'aumento continuo dei costi dell'energia elettrica e del gas. "Dobbiamo sperare che quello alle porte si presenti come un inverno mite - prosegue Cristiano Bilucaglia presidente Ubroker - In questo caso fonti alternative e rinnovabili potrebbero far fronte alla domanda, senza far impennare le richieste e i prezzi di gas. In ogni caso sarebbe più che opportuno iniziare a reperire risorse extra per calmierare la spesa energetica di imprese e famiglie.
Per totali "ipotetici" 22,2 miliardi di euro, l'Osservatorio Ubroker sull'Energia stima si potrebbe attingere alla nuova Tassa sulle Multinazionali (ex minimum tax), che dovrebbe portare in dote oltre 400 mln; ai fondi derivanti da un piano di privatizzazioni di asset non strategici, mi vengono in mente due esempi su tutti: MPS e ITA Airways (ex Alitalia); da anni veri e propri pachidermi statali, voraci di fondi pubblici. L'operazione potrebbe portare in cassa oltre 2,5 mld; alle risorse generate dal fiscal drag; alle risorse (stimate in 19,3 mld di euro per il 2024) derivanti dalla lotta all'evasione basata sull'AI, sul text&data mining e sul machine learning".