Brennero, Italia si appella alla Corte di Strasburgo contro il blocco dei tir

Il ministro Salvini: "Si tratta di una scelta difficile ma obbligata data la posizione attendista tenuta dalla Commissione". Fai-Conftrasporto: "Niente dialogo"

di Redazione Economia
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Brennero, l'Italia dice basta ai blocchi sulla circolazione merci voluti dall'Austria: la palla passa alla Corte di Giustizia

lI Consiglio dei Ministri "ha adottato la richiesta del Mit di avviare la procedura prevista dall'art.259 del Trattato Ue contro i divieti austriaci al Brennero". È la prima volta che l'Italia ricorre direttamente alla Corte di Giustizia contro un altro Stato per violazione del diritto Ue. 

Ma c'è in ballo una larga parte dei flussi tra l'Italia e i Paesi dell'UE. Infatti, nel tratto di autostrada interessato - tra Innsbruck e Kufstein - circolano quasi 2,5 milioni di camion all'anno che trasportano più di 50 milioni di tonnellate di merci. Gli stop stabiliti dall'Austria minano da tempo il flusso, con blocchi notturni e ogni sabato tra le 7 e le 15 per tutti i mezzi pesanti, creando code che hanno raggiunto anche i 110 chilometri di lunghezza scatenando - d'altro canto - le proteste della Provincia autonoma di Bolzano, che lamenta a sua volta le ricadute ambientali dei torpedoni di tir incolonnati nel suo territorio.

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A richiedere un intervento della Commissione europea, negli scorsi mesi, appellandosi alla “piena libertà di circolazione” non era stata solo l’Italia, ma anche il governo tedesco attraverso il ministro dei Trasporti Volker Wissing.

Secondo il vicepremier e ministro Matteo Salvini - "si tratta di una scelta difficile ma obbligata a fronte della posizione attendista della Commissione ed all'impossibilità di raggiungere una soluzione negoziata. Toccherà ora alla Corte chiarire se i divieti austriaci al traffico pesante siano legittimi o se debba prevalere il principio della libera circolazione".

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"Consiglio dei Ministri: ottima la formalizzazione della procedura contro i divieti dell'Austria al Brennero". Così il presidente di Fai Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggé in una nota. "Nel nome della libera circolazione delle persone e delle merci, principio sancito dall'Unione Europea, si è finalmente deciso di ricorrere alla Corte di Giustizia Ue per salvaguardare quel principio e denunciare la decisione unilaterale dell'Austria di limitare il transito dei mezzi pesanti al valico - spiega Uggé -. E questo, dopo che la CE per anni ha puntato solo sul dialogo con l'Austria".

"Il dialogo non è possibile quando non si rispettano le regole - prosegue Uggé - La Fai-Conftrasporto è stata la prima associazione di imprese in Italia che nel 2016 ha portato all'attenzione delle Istituzioni Europee i danni economici, conseguenti ai divieti, calcolati in milioni di euro al giorno per tutto il sistema Italia". "Dopo 7 anni e numerosi Ministri dei Trasporti, finalmente l'Italia difende, grazie al ministro Salvini che ha tenuto fede alla parola data, non tanto le imprese italiane, ma l'economia europea, perché oggi è al Brennero che si ostacola la circolazione, ma domani potrebbero altri fronti a fare da sé - conclude Uggé -. I valori europei si difendono in questo modo, altrimenti si parla solo di obiettivi astratti e senza basi"

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