Caro prezzi, big delle costruzioni distrutti scrivono a Draghi per svegliarlo

La lettera al premier Draghi sottoscritta da 500 aziende rappresentative di tutta Italia per lanciare l’allarme sul rischio di fallimento del Pnrr

Economia
Condividi su:

Caro prezzi, i costruttori di tutta Italia in crisi profonda scrivono a Draghi

Riceviamo e pubblichiamo 

Preg.mo Presidente Draghi,

migliaia di imprese del comparto delle opere stradali, civili e industriali da oltre un anno e mezzo hanno lanciato l’allarme sul rischio di fallimento della attuazione del PNRR, e con esso di fatto anche del nostro Paese, se non si dovesse procedere ad un riequilibrio delle prestazioni contrattuali a causa dello stravolgimento delle condizioni economiche del mercato.

La situazione – anche per effetto dell’evento bellico – si è ulteriormente aggravata, a tal punto che oggi il costo, e la reperibilità, delle materie prime e delle lavorazioni è totalmente fuori controllo, tanto da determinare un concreto rischio di non poter programmare la realizzazione di migliaia di opere pubbliche e private. Siamo intorno ad una media di aumento dei fattori della produzione di oltre il 35%.

Sono state introdotte in maniera parziale, tardiva, mai completa ed in continua evoluzione modifiche normative del tutto insufficienti, visto che continuano a lasciare le responsabilità in capo alle stazioni appaltanti e ai RUP.

È questo il motivo per cui i contratti in corso di esecuzione non potranno essere portati a termine, mentre per i nuovi appalti esiste il rischio concreto che i cantieri non aprano i battenti.

La conseguenza è che migliaia di imprese sono state, e lo saranno sempre di più nei prossimi giorni, costrette a sospendere di fatto l’attività, con il rischio di fallimento con gravissime ripercussioni, in primis occupazionali, che inevitabilmente andranno a gravare sul bilancio dello Stato.

In un contesto di tale gravità, signor Presidente, pensare di portare a buon fine gli investimenti in corso di programmazione nell’ambito del PNRR appare inverosimile perché senza il sistema produttivo è evidente che il Paese sia destinato a fermarsi.

I costruttori italiani continuano a rivendicare il ruolo di “braccio operativo dello Stato” e come tale Le chiedono un autorevole intervento immediato attraverso provvedimenti legislativi compiuti che mettano le stazioni appaltanti nelle condizioni di superare l’impasse.

Negli ultimi mesi abbiamo registrato la proliferazione di una incontrollabile messe di Decreti Legge che si sono sovrapposti creando un confusione di cui il Paese non avvertiva certo il bisogno. Sentiamo dire che le misure messe in campo sono adeguate per far fronte ai rincari: Presidente, purtroppo, non è così! Tutto quello che è stato pensato, oltre a coprire una minima parte degli extracosti, arriva minimo dopo 12/18 mesi dal verificarsi degli aumenti. Quale impresa, grande media o piccola può reggere questo impatto? NESSUNA!


 

Le nostre proposte sono semplici, e prioritariamente tutte senza aumento di spesa, passando attraverso una rimodulazione della programmazione.

Nella ipotesi di Accordo Quadro a parità di importo contrattuale verranno realizzati minori lavori mentre nella ipotesi di nuove realizzazioni sarà necessario rimodulare, riprogrammandolo, il piano pluriennale di investimenti privilegiando le progettazioni realmente avanzate secondo un cronoprogramma effettivamente aderente alla realtà.

I progetti che non hanno possibilità di essere ultimati entro il 2026 dovranno essere postposti, liberando risorse, e realizzati in una fase successiva con le previsioni del Fondo Complementare, con quelle del Fondo di Coesione e Sviluppo 2021/2027 e con gli stanziamenti ordinari di bilancio.

Un ulteriore misura di supporto potrebbe essere costituita, in parte, anche dalla moneta fiscale del “credito d’imposta” per la quota eccedente le somme già stanziate nei quadri finanziari.

  1. Per i lavori in corso di esecuzione: 
  • E’ necessario prevedere un aggiornamento straordinario dei prezzari in uso, al fine di ristabilire l’equilibrio contrattuale, con contestuale applicazione per i lavori residui di una vera formula di revisione dei prezzi in linea con le migliori esperienze internazionali, per garantire il costante allineamento del contratto alle fluttuazioni – al rialzo e al ribasso - del mercato;
  • Per gli Accordi Quadro già aggiudicati sulla base di prezzari non aggiornati (risalenti al 2020 o prima), è necessario imporre un aggiornamento dei progetti prima dell’affidamento degli applicativi;
  • E’ necessario consentire la risoluzione contrattuale per eccessiva onerosità sopravvenuta, senza sanzioni e/o segnalazioni all’ANAC per l’appaltatore;
  • E’ necessario garantire l’esonero da responsabilità per causa di forza maggiore, nel caso di ritardi/inadempimenti dovuti agli incrementi in atto e alle difficoltà di reperimento dei materiali.
  1. Per i lavori di prossimo affidamento: 
  • E’ necessario prevedere un costante aggiornamento straordinario dei prezzari da porre a base di gara, al fine di tener conto della crisi congiunturale internazionale;
  • E’ necessario inserire nei contratti una vera clausola di revisione dei prezzi in linea con le migliori esperienze internazionali, per garantire il costante allineamento del contratto alle fluttuazioni – al rialzo e al ribasso - del mercato.Qui di seguito le alleghiamo le firme raccolte nel corso della nostra manifestazione tenutasi stamani a Roma alla quale hanno aderito imprese di ogni dimensione e provenienti da ogni parte della penisola.

Presidente, con il suo consueto pragmatismo la preghiamo di intervenire per dare risposte concrete al tema sollevato: le misure sin qui adottate sono parziali, di complessa attuazione e mai in grado di fornire risposte puntuali procrastinando sempre la soluzione del problema. Non c’è più tempo!

 

 

 

Leggi anche: 

" Guerra Russia-Ucraina: la metà degli italiani ha dei forti dubbi sulle stragi

Russia, "Putin assassinato". Ma la notizia la daranno solo tra qualche mese

Gas russo stop, Ue nei guai. Affidarsi a Biden è pericoloso: ecco perché

Russia-Ucraina, "ormai è guerra civile di logoramento, sarà lunga"

Palamara: "Discontinuità a Milano con Viola. Csm, compromesso al ribasso"

Fisco, 16 mln di italiani in arretrato: colpiti dalle tasse troppo alte

Agricole, blitz su Bpm. E Orcel rigioca la carta Mps: M&A ancora possibile

Fisco, Forza Italia non cede: "No ad aumenti di tasse, è un principio sacro"

Corsa Eliseo, Marine Le Pen: posso vincere queste elezioni. VIDEO

Cosmofarma: “Incontri ri-avvicinati”: Health Care a FieraBologna

Maire Tecnimont: Di Amato confermato presidente, Folgierio Ceo

BPER Banca, organizzato un convegno dedicato a PMI e mercato dei capitali