Politica
Palamara: "Discontinuità a Milano con Viola. Csm, compromesso al ribasso"
Luca Palamara ad Affaritaliani.it dopo la sentenza a suo favore del Tribunale di Padova. Intervista
Referendum 12 giugno, "Giusto consentire ai cittadini di pronunciarsi su temi oramai sdoganati dalle aule di giustizia"
Il Tribunale di Padova ha respinto una querela presentata dal magistrato Morosini per diffamazione nei confronti di Palamara e Sallusti. Insomma, il sistema esiste davvero...
"Ho inteso raccontare i meccanismi interni alla magistratura perché ho sempre ritenuto inaccettabile il grande bluff che ha caratterizzato la vicenda delle nomine e degli accordi tra le correnti all’interno del CSM propugnato da uno sparuto gruppo di magistrati appartenenti alla sinistra giudiziaria che peraltro sono stati sconfessati dai loro stessi compagni di partito. Quello che ho raccontato si è sempre basato su documenti e sono felice che sia stata ribadita la correttezza del mio racconto e che la figura di Piergiorgio Morosini ‘come riconosciuto nell’ordinanza di archiviazione sia stata da me tratteggiata in maniera positiva".
Marcello Viola nuovo procuratore di Milano. E' un segnala di cambiamento?
"Nino Di Matteo ha parlato di discontinuità e penso che queste parole dette da un magistrato autorevole che non ha fatto parte del sistema siano molto chiare ed esplicative".
La riforma del Csm si è sbloccata, tra pm e giudice un solo passaggio nella carriera. La soluzione giusta o un compromesso al ribasso?
"Chiaramente un compromesso al ribasso. Tertium non datur: o lo si consente sempre oppure mai e si favorisce in questo modo la separazione delle carriere. Limitare ad una volta sola sembra da parte del legislatore un “vorrei separare le carriere tra PM e Giudice ma non posso altrimenti qualcuno si arrabbia”".
Voterà ai referendum sulla Giustizia del 12 giugno? Sono un passaggio importante?
"Penso sia uno snodo importante. Giusto consentire ai cittadini di pronunciarsi su temi oramai sdoganati dalle aule di giustizia ed incentivare la politica ad avere più coraggio nelle riforme".
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