Traforo del Bianco chiuso per lavori: bruciato il 10% del Pil
Questa situazione mette a rischio circa 1.500 posti di lavoro e circa 100 aziende, tra cui settori come le acque minerali, la siderurgia e la tecnologia
Chiude il Traforo del Bianco: in ginocchio l'economia di Piemonte e Val D'Aosta
La chiusura del Traforo del Monte Bianco sta mettendo a repentaglio l'economia delle regioni di Valle d'Aosta e Piemonte, con previsioni di impatto negativo significativo sul PIL. Secondo Confindustria, si stima un calo del PIL del 9,8%, con una riduzione del 3,1% anche sul fronte francese. Questa situazione mette a rischio circa 1.500 posti di lavoro e circa 100 aziende, tra cui settori come la lavanderia industriale, le acque minerali, la siderurgia e la tecnologia, sono a rischio. Questa situazione è riportata da Repubblica.
Il problema non è circoscritto solo alla Valle d'Aosta; è una questione che ha risonanza a livello nazionale. Il presidente di Confindustria Val d'Aosta, Francesco Turcato, afferma che riguarda tutte le aziende italiane che esportano in Europa e che non potranno farlo attraverso il Monte Bianco fino al 18 dicembre. Anche il settore del turismo è fortemente colpito, con 400 alberghi che perderanno clientela francese e difficoltà per i gestori degli agriturismi e dei bed and breakfast.
La vera preoccupazione non è solo la temporanea chiusura del tunnel ma la mancanza di una prospettiva a lungo termine. Il presidente di Federalberghi Valle d'Aosta, Luigi Fosson, afferma che se non si procede con il raddoppio del tunnel, questo rimarrà obsoleto una volta terminati i lavori. Lo racconta Repubblica.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aveva dichiarato l'intenzione di convincere la Francia a raddoppiare il Traforo, ma finora questo impegno non si è concretizzato in risultati tangibili. Durante la chiusura del tunnel, che durerà fino al 18 dicembre, i lavoratori si concentreranno sulla ristrutturazione di 600 metri di tunnel all'anno per i prossimi 18 anni. Questi lavori includeranno il rifacimento della soletta in cemento sotto l'asfalto, la sostituzione dei ventilatori e l'installazione di nuove lampade a LED. Si sta cercando di completare il lavoro in anticipo, ma l'impatto sulla vita quotidiana di migliaia di automobilisti e trasportatori che utilizzano il tunnel sarà significativo. Questo avrà anche inevitabili ripercussioni sulla viabilità del Piemonte, con una parte del traffico deviato sulla tangenziale di Torino e sulla A32 Torino-Bardonecchia in direzione del tunnel del Frejus.