Banche, come proteggere i risparmi dal bail-in: l'idea che può cambiare tutto

Come proteggere i risparmi dal bail-in: un metodo semplice con carte di credito e fondi monetari che potrebbe cambiare tutto

di Ezio Pozzati
(Fonte: IPA)
Economia

Ecco come proteggere i propri risparmi dal bail-in

Non sono un assiduo frequentatore del bar, però quello sotto casa fa un caffè veramente buono ed in quel contesto trovo sempre amici e conoscenti che intavolano discorsi a volte futili o scherzosi e a volte seriosi. Ieri mi è capitato si essere avvicinato da un paio di conoscenti i quali dopo essere stati scottati dalla vicenda della banca Popolare di Vicenza, sono molto preoccupati per quel po' di risparmi che ancora possiedono.

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Sono arrivati dritti alla domanda: “tu che hai dell'esperienza in campo finanziario ci dici come si potrebbe fare per non incorrere nel bail-in? Sai noi abbiamo già dato!” Risposta: “Questa domanda non mi coglie alla sprovvista perché tempo fa ebbi a proporre ad alcune banche un prodotto finanziario, che avevo ideato, in una uggiosa giornata autunnale, e che a mio avviso potrebbe risolvere la questione, con soddisfazione per entrambi (risparmiatori e banca) e come dicono gli inglesi gli affari devono essere win win, ossia: gli affari si fanno in due con il beneficio per tutti e due le controparti, altrimenti non è un affare.

Ebbene, sapendo che i depositi sono tutelati fino a 100.000 euro (Fondo Interbancario Tutela dei Depositi) tutto ciò che è in più è soggetto a bail-in. Per quanto concerne i titoli di Stato nazionali ed esteri ed i titoli di emittenti sovranazionali questi non sono soggetti al bail-in”. Altra domanda: “dovendo comprare un appartamento per mia figlia come potrei fare?” Si potrebbe prendere una certa liquidità e magari investirla in fondi comuni d'investimento di tipo monetario (quasi a rischio zero), mentre per avere una liquidità immediata, ma superiore ai 100.000 euro si può ricorrere alle carte prepagate.

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Ecco cosa una risposta del MEF: “Sul tema del bail-in per gli istituti di pagamento, il MEF ha interpellato direttamente Banca d’Italia, per competenza, e la risposta è stata pubblicata mercoledì 10 giugno 2020 nell’allegato al bollettino in Commissione VI Finanze 5-04103. “I fondi ricevuti da un IP (Istituto di Pagamento) per la prestazione di servizi di pagamento e sottoposti a tutela”, si legge nella nota, “sono quindi protetti in caso sia di liquidazione coatta amministrativa, sia in risoluzione dell’IP o della banca depositaria […] Banca d’Italia ha inoltre precisato che questo regime di protezione è previsto anche per le somme ricevute per la prestazione di servizi di pagamento da parte degli istituti di moneta elettronica IMEL (Istituto Moneta Elettronica)”.

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I conti di pagamento sono soggetti al bail-in? (aziendabanca.it). Fatto i dovuti chiarimenti la mia idea è di utilizzare una carta di credito agganciata ad un fondo monetario (anche se i rendimenti non sono stati soddisfacenti, per non dire negativi) perché con una carta di credito questo mese potrò spendere quanto mi serve e poi nel mese successivo mi vedrò le quote vendute per l'importo speso nel mese precedente (generalmente fra il 10° ed il 15° giorno). Ovviamente con la carta di credito, in caso di necessità, posso prelevare contante dagli ATM. Naturalmente con la carta di credito posso effettuare anche dei bonifici.

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Solo per pura conoscenza: per il momento non ho ancora avuto riscontro da parte degli Istituti di credito che ho interpellato, ma essendo ottimista sono fiducioso. In conclusione: ecco come si potrebbe aggirare, in modo semplice e con il concorso della banca, l'ostacolo bail-in anche se gli importi fossero decisamente superiori ai 100.000 euro. Il caffè me l'hanno offerto: grazie.

P.S.: l'articolo non vuole essere assolutamente considerato come sollecitazione al pubblico risparmio, ma solo divulgato per conoscenza finanziaria.

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