Crollano i mercati, ecco che cosa fare: puntare su materie prime e bond

Moneyfarm: nell’azionario serve prediligere parti del mercato meno cicliche e più ad alto dividendo

di Marco Scotti
Economia
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Dopo le mosse della Bce che cosa fare sui mercati?

Dall’inizio dell’anno la capitalizzazione complessiva della Borsa di Milano è scesa di oltre 250 miliardi di euro, e 75 miliardi sono andati in fumo solo nell’ultima settimana a causa delle mosse della Bce che ha annunciato la fine del Quantitative Easing e l’incremento dei tassi d’interesse. Tra l’altro, l’inflazione in area euro superiore all’8% rappresenta un notevole problema per i mercati, che devono decidere che cosa fare e in che direzioni muoversi. I risparmiatori che cosa devono fare? Come devono comportarsi? Meglio attendere o vendere? “La virata “da falchi” della BCE unitamente a un’inflazione che non sembra lasciare scampo ai banchieri centrali – spiega ad Affaritaliani.it Andrea Rocchetti, Head of Investment Advisory di Moneyfarm - ha riacceso i timori a lungo dimenticati sui possibili rischi dell’obbligazionario europeo. La volatilità caratterizza tutte le diverse parti del mercato finanziario.

Scenario attuale e asset allocation

Lo scenario attuale presenta ben pochi precedenti storici. Guardando al presente, consigliamo di allargare il proprio orizzonte di investimenti per includere asset class come le obbligazioni indicizzate all’inflazione, le materie prime e l’oro, che seguono dinamiche diverse e in un certo senso opposte a quelle di obbligazionario e azionario, aumentato la diversificazione all'interno del portafoglio. All’interno dell’azionario, riteniamo sia importante fare scelte conservative sia in termini di esposizione totale che di settori di investimento, magari prediligendo parti del mercato meno cicliche e più ad alto dividendo.

“Nonostante i forti numeri sull’inflazione – prosegue Rocchetti - , riteniamo che il rischio più alto sia rappresentato dal possibile rallentamento dell’economia nel medio termine, pertanto riteniamo che l’obbligazionario più sicuro abbia ancora un ruolo nel portafoglio, magari posizionandosi su scadenze intermedie. In pochi mesi è altamente probabile che usciremo dall’era dei tassi negativi nell'eurozona e si tratta di un cambiamento talmente radicale che richiederà tempo prima che gli investitori possano correttamente prezzare il nuovo contesto”. Allungando infine l’orizzonte temporale, ci teniamo a sottolineare che sia azionario che obbligazionario presentano alte probabilità di consegnare rendimenti reali e nominali positive nel medio/lungo termine, quindi sconsigliamo di ridurre troppo le esposizione, in quanto la storia ci insegna che il rimbalzo può essere molto veloce e difficile da cogliere.

Il risparmiatore che vede perdite che cosa deve fare?

In questa particolare fase di mercato, l’investitore deve innanzitutto cercare di mantenere la calma ed evitare di prendere decisioni dettate dall’emotività. Deve rimanere focalizzato sul proprio obiettivo di investimento, sul proprio orizzonte temporale ed evitare di dare eccessivo peso alla situazione corrente, altamente volatile, affinché non vengano prese scelte che possano inficiare il buon esito del proprio piano di investimento di medio e lungo periodo. Certamente, resta fondamentale per l’investitore avere un portafoglio di investimenti diversificato e adeguato al proprio profilo di rischio. Questa situazione di mercato è altresì utile per testare la propria propensione/avversione al rischio ed eventualmente rivedere la rischiosità dell’investimento col supporto di un professionista.

Il risparmiatore liquido: opportunità per investire?

“Per il risparmiatore che non ha attualmente un portafoglio di investimenti attivo – conclude Rocchetti -, questa finestra di mercato particolarmente incerta e volatile può essere un’occasione di ingresso. Certamente, devono esserci i presupposti giusti: portafoglio di investimento altamente diversificato per asset class, aree geografiche e valute; portafoglio di investimento che sia adeguato al proprio profilo di rischio;  orizzonte temporale di medio e lungo periodo che permetta all’investitore di gestire propriamente la volatilità dei mercati finanziari. Inoltre, vale la pena di ricordare l’utilità di entrare sui mercati finanziari in diverse tranches, in maniera tale da poter minimizzare, per quanto possibile, la volatilità di brevissimo termine”.
 

 

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