Dall'Ucraina all'allarme gas, grazie a chi si è speso per non farcelo mancare

Desidero ringraziare tutte le persone che a vario titolo si sono prodigate affinché non ci mancasse il gas per l'inverno e ci sono riusciti

di Ezio Pozzati
Economia

Emergenza energetica, a volte basta usare parole inutili come “grazie” e “per favore” per rendere la vita più bella

Quanti articoli sono stati scritti su cose accadute e su vicende che ci hanno emotivamente coinvolto. Molto spesso chi scrive si ritrova ad analizzare le cause dei fatti accaduti e contemporaneamente a dare suggerimenti, ovviamente quasi mai richiesti o a sferzare altri perché si trovino delle soluzioni immediate.

Generalmente, in Italia, diciamo che non esiste programmazione e che tutto quanto viene fatto è dato dal caso e dalla necessità impellente di trovare un modus operandi per tamponare la falla che in quel momento si è aperta. Noi tutti ci ricordiamo dell'autunno “caldo” che doveva darci un inverno senza riscaldamento a causa degli alti costi del gas e della minaccia quotidiana da parte della Russia di chiudere i rubinetti, cosa che hanno anche fatto.

Ora che siamo alle porte della primavera e sembra che le giornate oltre ad essersi allungate per la luce solare sono diventate un po' più miti questo ovviamente ci induce ad usufruire meno del riscaldamento. Ed ecco dove voglio arrivare. A criticare siamo capaci tutti, se esistesse un campionato, direi che saremmo i numeri uno, però questa volta desidero ringraziare tutte le persone che a vario titolo si sono prodigate affinché non ci mancasse il gas per l'inverno e ci sono riusciti.

Ringrazio anche tutte le altre persone che in qualche modo hanno contribuito a consumare meno metano, con un grado in meno in casa se non con un'ora di riscaldamento in meno e magari per avere dato ascolto al premio Nobel Prof. Giorgio Parisi (si può cuocere la pasta spegnendo il fuoco). Bene, spero di avere interpretato anche il pensiero di altre persone, ma mi pareva doveroso ringraziare per il caldo inverno trascorso. “A volte basta usare parole inutili come 'grazie' e 'per favore' per rendere la vita più bella". Elaine Lobl Konisburg (1930-2013). 

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