Dazi, la vendetta della Cina: non solo auto. Pechino colpisce vini e formaggi
Xi Jinping vuole indebolire in particolare Francia e Germania, sfruttando il momento di incertezza politica
Dazi, la Cina punta sull'incertezza politica in Francia e in Germania e colpisce Macron e Scholz
L'Unione europea ha deciso di imporre pesanti dazi sulle auto elettriche cinesi che potrebbero arrivare in alcuni casi fino al 48%. La risposta di Pechino, apparentemente, è stata moderata, le autorità cinesi hanno parlato solo di "direzione sbagliata" e di un "protezionismo che soffoca la concorrenza". Ma in realtà Xi Jinping si prepara all'offensiva. Informalmente - in base a quanto risulta a Il Corriere della Sera - il governo di Pechino ha stilato una lista dei prodotti europei sui quali prepara le ritorsioni. E dietro le scelte commerciali ci sono quelle politiche, perché i due Paesi più presi di mira sono Francia e Germania.
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È su di loro che Xi Jinping, il leader cinese, vuole far salire la pressione perché Bruxelles cambi strada. Fra i prodotti indicati per le possibili misure, i cinesi - prosegue Il Corriere - hanno inserito vini, formaggi e altri latticini: beni che la Repubblica popolare importa dalla Francia (la penetrazione italiana è ancora molto debole). Nella lista delle ritorsioni minacciate si trovano poi i prodotti industriali che danneggiano più direttamente la Germania, in particolare le auto. La caduta sui mercati delle case europee ieri si spiega dunque principalmente con il fatto che gli investitori hanno già intuito dove colpiranno le contromisure.