Del Mare 1911 non veste più: ko i concordato. E i super clienti non bastano

L'azienda milanese dalla lunga storia che vende abbigliamento per uomo e divise ha chiuso il 2022 con 1,9 mln di euro di perdite

di Andrea Giacobino
Economia

Del Mare 1911 non veste più: ko il concordato. Da Luxottica ad Allianz, non bastano i clienti d'oro. E Mediaset ...

Non ce l’ha fatta Del Mare 1911, azienda milanese dalla lunga storia che vende abbigliamento per uomo prêt-à-porter e divise. Non è andato a buon fine, infatti, il procedimento unitario di composizione della crisi in vista della presentazione di un piano concordatario in continuità. Così pochi giorni fa da Caterina Macchi giudice del tribunale meneghino, ha nominato Barbara Pravettoni quale esperto per seguire la procedura stessa, di cui è stata decretata la liquidazione convocando i creditori il prossimo 24 gennaio per l’esame dello stato passivo.

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Il tribunale, che aveva dato tempo all’azienda fino al 2 agosto scorso per presentare il piano di concordato, ha poi dato seguito alla richiesta della stessa società avanzata dagli avvocati Valeria Mazzoletti, Riccardo Giojelli e Mattai Sogaro nella quale si spiega che dopo che la Del Mare 1911 e i suoi consulenti (Studio Chiaruttini) avevano approfondito le analisi con possibili investitori “a oggi non sono pervenute offerte tali da poter essere poste alla base di una proposta concordataria concretamente fattibile”, di qui l’istanza “in proprio di liquidazione”.

L’azienda, fondata a Livorno nella seconda metà dell’Ottocento da Samuele Del Mare, vide le generazioni successive trasferire l’attività prima a Torino e poi a Milano dal 1960 mentre le divise hanno acquisito clienti quali Ospedale San Raffaele, Luxottica, Banco Bpm e Allianz Assicurazioni. Al marchio “Del Mare 1911” s’è poi aggiunto quello “Rdm 19.11” che usa materiali d’avanguardia ed è rivolto a un pubblico più giovane.

La società, controllata per il 95% da Armando Del Mare, fino al 2017 aveva viaggiato sui 12 milioni di euro di ricavi anno, poi nel 2018 l’emergere dell’e-commerce ha determinato un calo del fatturato a 10,7 milioni e il primo rosso di bilancio. L’azienda per far fronte al cambiamento del mercato ha progettato una rete di negozi in franchising, ha aperto un ufficio di rappresentanza a San Pietroburgo contando sulla clientela russa e con Mediaset ha ideato un’importate campagna pubblicitaria per spingere gli abiti a marchio “Rdm 19.11”.

Ma nel 2019 i ricavi sono scesi a 9,4 milioni, poi è sopraggiunta la pandemia col lockdown e il blocco della campagna televisiva accompagnati dalla sostituzione da parte dei consumatori degli abiti classici con quelli più informali mentre il maggior punto vendita a Milano in corso Europa ha risentito negativamente anche dell’antistante cantiere della linea 4 della metropolitana. L’azienda ha chiuso alcuni negozi ma i ricavi sono crollati a 4,8 milioni nel 2021 e l’anno scorso s’è chiuso con vendite per 5,4 milioni e con una perdita di 1,9 milioni.

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