Eni, Descalzi ad Affari: “Rispondere alla Lega? Lo farò in privato”

Il ceo di Eni parla dopo la presentazione del piano strategico al 2026: “Non mi aspetto problemi per i rigassificatori a Ravenna”

di Marco Scotti
Claudio Descalzi
Economia

La partita delle nomine/ Eni, Descalzi: “Parlerò con gli esponenti della Lega”

No, non mi sento di rispondere tramite la stampa agli esponenti della Lega. Ma lo farò di persona, li chiamerò io o potranno contattarmi. L’Eni è forte, può fare anche senza di me, non devo essere necessariamente io a portare a termine a questo piano. Se posso essere utile benissimo, altrimenti andrà bene uguale, la macchina va avanti lo stesso”. Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, commenta con Affaritaliani.it la situazione politica. L’occasione è la presentazione del piano strategico 2023-2026 e i dati di bilancio. Un capital markets day che ha deluso le attese dei mercati che hanno fatto calare il titolo del cane a sei zampe, anche in una giornata positiva per la Borsa di Milano.

Nei giorni scorsi, esponenti del Carroccio avevano rivolto una richiesta precisa a Eni ed Enel: “Cambiare profondamente le loro politiche e il loro approccio alla modernità”. Un cambio di passo, insomma. Una richiesta precisa che non è sfuggita all’attuale amministratore delegato, al timone della società energetica da nove anni e in attesa di conoscere il suo futuro: doveva certamente rimanere al timone, ma gli attacchi della Lega hanno fatto pensare che qualcosa dovrebbe muoversi.

Descalzi ha commentato con Affaritaliani.it anche un altro tema di grande attualità, cioè quello dei rigassificatori. “Sono necessari per l’indipendenza energetica del nostro Paese e per liberarci dalla residuale necessità del gas russo” ha spiegato il ceo di Eni. In effetti, quello di Piombino, che dovrebbe garantire a regime circa 5 miliardi di metri cubi di gas, ma che è stato al centro di un’aspra polemica che dovrebbe essersi conclusa con la sentenza del Tar che ha dato parere positivo alla costruzione dell’infrastruttura.

“Non ho paura che si possa ripetere un’analoga situazione anche a Ravenna – ha aggiunto Descalzi parlando con Affaritaliani.it - , dove un primo rigassificatore è già stato approvato e dove potrebbe esserne approvato un secondo. Quella zona è maggiormente abituata a gestire infrastrutture energetiche, comprende meglio le ricadute occupazionali. Sono piuttosto fiducioso che non ci saranno problemi di sorta”. 

Eni, Descalzi: “Stoccaggi a livelli altissimi”

Dal punto di vista degli stoccaggi, autentico spauracchio dell’inverno che si sta concludendo, le notizie sono fortunatamente molto positive. “Siamo partiti da un livello molto alto di stoccaggi – spiega Descalzi -, circa il 94%, oggi siamo al 63%, e potremmo finire l’inverno con livelli doppi rispetto allo scorso anno, potremmo addirittura chiudere sopra il 50%. Se però adesso dovesse arrivare un freddo incredibile, ovviamente dovremo dare fondo alle scorte".

"L’anno prossimo il rigassificatore di Piombino sarà fondamentale. Nel 2024 dovrebbero arrivare un secondo e un terzo impianto: abbiamo due anni in cui dobbiamo spingere molto per fare a meno del gas russo che, dal 2025, non sarà più presente nel nostro mix energetico. In questo momento l’Algeria è di gran lunga il nostro primo fornitore, l’Egitto ci ha aiutato molto, la Libia dà flessibilità” ha concluso il ceo di Eni. 

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