Edf, Macron punta al delisting: la società lancia un aumento da 3,1 miliardi
Nel programma elettorale del presidente francese Emmanuel Macron si studia la totale nazionalizzazione della società
Il colosso energetico è partecipato per l'84% dallo Stato, Macron apre la strada a una società pubblica al 100%
Emmanuel Macron, candidato in corsa per le elezioni presidenziali francesi, nel suo programma elettorale, apre la strada a una Edf, Électricité de France, la maggiore azienda produttrice e distributrice di energia nel Paese, pubblica al 100%. C'è la necessità che lo Stato “assuma il controllo del capitale” su una “parte delle attività” di Edf, ha detto Macron durante la presentazione del suo piano elettorale. Lo scrive Les Échos, il principale giornale economico finanziario francese.
"Penso che su alcune delle attività più sovrane si debba considerare che lo Stato deve riprendersi i capitali, il che si accompagna anche a una più ampia riforma del primo elettricista francese", ha sottolineato il candidato in corsa all'Eliseo, indicando altrove "voglia di regolamentazione dei prezzi dell'energia elettrica a livello europeo”.
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“Senza nominarli, Emmanuel Macron indica le attività nucleari di EDF, in quest'area, essenziale per la sovranità energetica del Paese, EDF si trova di fronte a un muro di investimenti senza precedenti, sia per prolungare la vita delle centrali sia per investire in nuovi reattori”, sottolinea il quotidiano francese. A oggi, il gruppo energetico pubblico, è partecipato per l'84% dallo Stato e per il restante 16% da singoli azionisti, quotato in Borsa dal 2005.
Intanto la società energetica, in questo quadro di rafforzamento finanziario, ha annunciato il lancio di un aumento di capitale da oltre 3,1 miliardi di euro, di cui 2,7 miliardi forniti dallo Stato, al fine di rafforzare le proprie finanze che dovrebbero essere messe alla prova quest'anno. Il gruppo, che prevede un calo dei risultati nel 2022, deve fare i conti con problemi di produzione nucleare e misure del governo per contenere l'aumento delle bollette.
All'inizio di questa settimana, la società ha dovuto lanciare un warning sulle prospettive di utile per il 2022, dicendo che potrebbe non raggiungere gli obiettivi finanziari poiché costretta a vendere energia a prezzi inferiori a quelli di mercato e a causa di una minore produzione dal nucleare. La questione dei costi dell'energia acquista particolare importanza in vista delle elezioni presidenziali di aprile.