Elkann, 166 mln nelle miniere d'oro e investimenti monstre nel Big Pharma. E sulla rivale Tesla...

La Lingotto, società d'investimenti di Exor, punta sull'oro e sul Big Pharma con partecipazioni milionarie. Ma non solo...

di Redazione Economia
John Elkann
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La Lingotto di Elkann investe 166 mln sulle miniere d'oro. E con la rivale Tesla di Elon Musk...

Lingotto, di nome e di fatto. La società d’investimento fondata lo scorso maggio da Exor, la holding della famiglia Elkann-Agnelli, ha “scommesso” ben 166,6 milioni di euro sull’oro. Precisamente sulle miniere. La società guidata da Enrico Vellano ha investito, nel dettaglio, oltre 104 milioni di dollari nelle azioni della sudafricana Harmony Gold Mining e altri 62,6 milioni sulla texana Novagold.

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A pochi mesi dal varo a Londra con una maxi-dotazione da 3 miliardi di dollari e dopo aver “portato in scuderia” due big come il finanziere James Anderson e l’ex cancelliere dello Scacchiere George Osborne, adesso Lingotto Investment Management, la società di gestione controllata al 100% da Exor, svela i suoi investimenti in America che, come riporta MilanoFinanza, alla fine del secondo trimestre valevano praticamente la metà del patrimonio: 1,5 miliardi di dollari.

I settori: dal pharma ai chip alle materie prime

Ma in quali settori ha investito i propri soldi la famiglia Elkann-Agnelli? Nel portafogli c’è di tutto: pharma, tecnologia, materie prime, fintech, auto. C’è perfino Tesla, di cui la sgr inglese di Exor possiede azioni per 10,5 milioni di dollari.

Sempre nel settore automotive, c’è pure il rivenditore di macchine usate Carvana di cui la famiglia possiede ben 134 milioni di euro in azioni. Pesanti anche le quote in Teva Pharmaceutical (182 milioni), Veon (tlc, 108 milioni). Poi, ampio spazio alla tecnologia con Schlumberger (136,9 milioni), Nvidia (16 milioni) e Microsoft (16,5 milioni) e all’energia con Weatherford (116 milioni).

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Lingotto d’argento

Comunque, per la Lingotto le materie prime sono un must: sul gas di Range Resources ha messo la singola quota più grande, 204 milioni, e nelle perforazioni offshore della texana Valaris ha puntato 126 milioni. E quando i minerali sono preziosi, va bene anche l’argento. Ma non solo l’oro. La Lingotto ha anche puntato sull’argento, con un investimento di 13 milioni sulle miniere di Gatos Silver.

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