Economia

Exor, Elkann cerca un cambio di passo per il futuro. E su Juve e Stellantis...

di Marco Scotti

La holding della famiglia Agnelli dopo l'acquisto del 15% del gigante Philips punta sempre più sulla diversificazione degli assets

Exor, Elkann cerca un cambio di passo per il futuro. E su Juve e Stellantis...

L’acquisto del 15% del gigante dell’healthcare Philips da parte di Exor non rappresenta certo una sorpresa. Su Affaritaliani.it oltre 18 mesi fa avevamo già illustrato quale sarebbe stato il percorso della holding della famiglia Agnelli. Quattro le strade da seguire: la prima, prova a replicare il percorso tracciato dai colossi francesi Kering e Lvmh, che rimangono però inavvicinabili. In questo senso va letta la scelta di investire su Christian Louboutin e sulla cinese Shang Xia, partecipata anche da Hermes.

LEGGI ANCHE: Exor: accordo con Philips, compra il 15% della società leader nella tecnologia

LEGGI ANCHE: Exor, pronti 9 miliardi da investire. Occhi puntati su sanità, lusso e tech

Il secondo asset è quello dell’editoria. Exor possiede il gruppo Gedi, che edita Stampa, Repubblica, Secolo XIX e via discorrendo (con, in realtà, alterne fortune). Ma anche l’Economist che rimane una testata “must” tra gli appassionati di economia e tra l’inner circle dei salotti buoni. La terza strada è quella di proseguire, consolidare e potenziare il business strategico e “primigenio” della famiglia Agnelli: Ferrari, Stellantis, Iveco e così via. Puntando, ovviamente, anche sullo sviluppo delle nuove tecnologie in materia di trasporti.

Infine c’è il quarto “pilastro”, quello rappresentato dalla digitalizzazione e dall’healthcare. Due comparti diversi eppure strettamente connessi. Una fetta consistente del Pnrr sarà destinata proprio allo sviluppo delle nuove tecnologie applicati ai vari settori. Va letta in questo modo la fiche puntata su Casavo, piattaforma immobiliare online fondata da Giorgio Tinacci tra candidati più accreditati a diventare “unicorno”. E il mondo medicale, stravolto alle fondamenta dal Covid, necessita di trovare nuove strade, specialmente in materia di diagnostica, telemedicina e nuovi dispositivi da remoto.

LEGGI ANCHE: Celli (Philips): "I miliardi del Pnrr alla sanità sono sufficienti, ma..."