Enel, il piano di Cattaneo spinge il titolo: meno debito e cedole garantite

La società energetica corre in Borsa grazie al focus sulla riduzione dei debiti e sulle cedole garantite

di Redazione Economia
Flavio Cattaneo
Economia

Enel corre in Borsa

Enel in rialzo a Piazza Affari. La società energetica starebbe beneficiando in Borsa della strategia dell’amministratore delegato designato Flavio Cattaneo, il quale punta sulla riduzione del debito e al tempo stesso sulle cedole, che sarebbero garantite. Inoltre, secondo quanto riportato, Cattaneo probabilmente sarà ancora più determinato nella riduzione dei costi.

“Si tratta di indicazioni a nostro avviso positive, considerando che la riduzione del debito rimane per noi uno dei catalyst principali per il titolo durante il 2023”, hanno commentato gli analisti di Equita, che hanno confermato la raccomandazione di ‘Buy’ sulle Enel, con target di prezzo a 6,6 euro. Hanno inoltre aggiunto: “anche la conferma della politica di dividendo è un tassello importante per rassicurare i mercati sulla stabilità delle remunerazione (rendimento al 7,4%) in questo contesto di andamento dei tassi”.

Intanto è scattato anche il conto alla rovescia per l’assemblea dei soci, in programma il 10 maggio. L'assise potrebbe rivelarsi infuocata, dopo che il fondo Covalis ha presentato una lista di maggioranza alternativa a quella del Tesoro, che detiene il 23,6% del capitale del colosso elettrico. L'hedge fund britannico, con sede nelle Cayman, è critico contro la rosa di nomi indicata dal Governo e spera di far quadrato con i voti di altri fondi e investitori istituzionali per nominare altri consiglieri, tra i quali Marco Mazzuchelli che sarebbe stato designato come presidente.

Gli osservatori, comunque, sono scettici, ritenendo che la maggior parte dei fondi difficilmente si scontrerà con le indicazioni governative, tenendo anche conto del fatto che il Tesoro, pur essendo sceso in Enel sotto la soglia d’Opa del 24%, detiene sempre la possibilità di esercitare la golden power. La partita, comunque, è sicuramente spinosa: Zach Mecelis, fondatore di Covalis, ha espresso parole dure, chiedendo “un consiglio di amministrazione diversificato e indipendente, che rifletta la natura internazionale dell’azienda e della sua base di azionisti”.

L'imprenditore ha comunque evidenziato che Covalis non intende “creare nessun processo destabilizzante”, ma vuole mettere la società “in condizione di realizzare il suo potenziale di leader nella transizione”. Le indiscrezioni sulla strategia di Cattaneo, però, potrebbero di nuovo rimescolare le carte in tavola e chissà che Covalis decida di sposare un approccio più morbido.

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