Equita, '21 miglior anno da quotazione: utile a 21,5mln, dividendo a 0,35 euro
La distribuzione avverrà in due tranche: circa 0,19 euro il 25/05 e 0,16 euro il 23/11. Approvato il nuovo piano industriale: ricavi per 110 mln entro il 2024
Equita, anche i ricavi crescono del 33% a 90,4 milioni a fronte di costi per 61,2 milioni
Equita archivia un 2021 positivo con un utile netto di 21,5 milioni, in crescita del 76% rispetto al 2020. Anche i ricavi sono aumentati: la crescita è del 33% a 90,4 milioni a fronte di costi per 61,2 milioni (+21%). Il cda proporrà ai soci nell'assemblea del 28 aprile la distribuzione di un dividendo da utili e riserve da 0,35 euro per azione (+75% dal 2020), che rappresenta un payout del 75% e sarà pagato in due tranche: circa 0,19 euro il 25 maggio e 0,16 euro il 23 novembre.
"La decisione di definire un payout del 75%, spiega la società, permetterà di accantonare ulteriori risorse per garantire nel tempo una remunerazione interessante per gli azionisti". Per quanto riguarda il 2022, nei primi mesi dell'anno 'attivita' d'intermediazione in conto terzi e in conto proprio a servizio dei clienti hanno mostrato livelli di operativita' interessanti grazie alla forte volatilità. Lo scoppio della guerra in Ucraina ha infatti guidato gli investitori ad adottare un approccio più cauto e di "derisking".
"Le forti correzioni sui mercati", tuttavia, "hanno penalizzato le attivita' di trading direzionale" e "l'incertezza sugli impatti causati dalla guerra sta influenzando negativamente le attivita' legate ai mercati dei capitali a livello globale, ipo ed emissioni di bond in primis, nonchè le attività di M&A". Equita comunica un'esposizione indiretta a Russia e Ucraina inferiore a 200mila euro.
Il cda ha inoltre approvato il nuovo piano industriale, che prevede di raggiungere nel 2024 ricavi netti oltre 110 milioni (+6,8% medio annuo) "organicamente e/o mediante acquisizioni e operazioni di apertura del capitale a nuovi partner in grado di accelerare il raggiungimento degli obiettivi", utile netto pari ad almeno 25 milioni, oltre 50 milioni di dividendi nel triennio (dai 43 nel triennio 2019-2021), "con un dividendo annuale medio per azione superiore a 0,30 euro e payout di circa il 90%, con la possibilità di aumentarlo in caso di necessità grazie a significative riserve accantonate negli anni". Il board infine proporrà all'assemblea un piano di buyback fino al 2% del capitale.