Evasione fiscale, Ruffini: "Via ai controlli incrociati sui conti correnti"

La mossa dell'Agenzia delle Entrate in accordo col governo. L'obiettivo: "Recuperare 2,8 mld". In Italia si evade per 100 mld all'anno

di Redazione Economia
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Agenzia delle Entrate, ecco cosa sta per succedere ai conti correnti degli italiani. La convenzione col governo

Il governo Meloni e l'Agenzia delle Entrate hanno firmato una convenzione destinata a fare rumore. L'annuncio arriva dal capo dell'Agenzia Ernesto Ruffini, ma l'obiettivo rispetto agli oltre 100 mld all'anno di soldi che lo Stato perde a causa dell'evasione fiscale è ancora piccolo. "L'obiettivo è recuperare 2,8 mld. Bisogna considerare - spiega Ruffini al Corriere della Sera - che questo incremento è aggiuntivo rispetto ai risultati già conseguiti. Una decina di anni fa il livello di evasione fiscale "in senso stretto", ovvero relativa a Irpef, Iva, Irap, Ires, senza considerare quella sui contributi previdenziali, si aggirava sugli 85 miliardi. Ma già nel 2019, grazie anche all’introduzione della fatturazione elettronica, era scesa a 75. Accanto a questa riduzione, c’è l’azione di contrasto vero e proprio dell’Agenzia, che nel 2022 ha recuperato la cifra più alta di sempre".

"E già quest’anno - prosegue Ruffini - assicureremo 1,3 miliardi in più rispetto a quanto previsto dalla scorsa convenzione. Ora, il nuovo obiettivo alza l’asticella di circa il 15%. L’Agenzia si limita ad applicare la legge. E nella convenzione ci sono obiettivi di finanza pubblica, non di caccia al gettito. Anche perché non sono riconosciuti incentivi economici in base agli accertamenti svolti e ai soldi incassati, come ancora mi capita di leggere, ma in base ai servizi erogati".

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Ruffini svela gli obiettivi dell'Agenzia e i tempi. "È presto per fare previsioni, anche perché solo a maggio abbiamo completato le attività richieste dal Garante per la privacy per assicurare il corretto utilizzo dei dati personali. In prospettiva, l’Archivio dei conti correnti è una risorsa fondamentale perché consente di intercettare, ad esempio, i soggetti con residenza fittizia all’estero ma che hanno conti correnti nel nostro Paese. Stiamo già partendo. E presto avremo i primi risultati".

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