Ex Ilva, l'Ue verifica come sono stati spesi gli 800mln: ispezione a Taranto

Si attiva la commissaria per la politica regionale Ferreira. L'ad Morselli: "Trattiamo col governo, non è vero che l'azienda è al collasso"

di Redazione Economia
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Ex Ilva, scatta l'ispezione a Taranto. Le autorità dovranno spiegare che fine hanno fatto i soldi

Il caso ex Ilva arriva anche a Bruxelles, ora l'Ue vuole un resoconto sui fondi stanziati per la riqualificazione dell'area dell'acciaieria di Taranto. Argomento che sarà affrontati nel corso degli incontri della commissaria Ue per la politica regionale, Elisa Ferreira, nella settimana che inizia oggi in Italia. Il dossier più delicato riguarda proprio l'ex Ilva. La commissaria - si legge su La Gazzetta del Mezzogiorno - avrà un confronto con la cittadinanza delle aree limitrofe allo stabilimento ex Ilva per discutere dell'utilizzo delle risorse - circa 800 milioni di euro - messe a disposizione dall'Ue con il programma Just transition fund per interventi di riqualificazione del territorio.

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La missione di Ferreira prenderà il via mercoledì 4 da Pompei dove, oltre a visitare gli scavi e le opere compiute anche grazie ai fondi europei, la commissaria incontrerà il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Il giorno seguente la commissaria sarà a Palermo per visitare l’Ismett, la Cappella Palatina e il passante ferroviario Politeama. Nel capoluogo siciliano Ferreira incontrerà tra gli altri il presidente della regione Renato Schifani. L’ultima tappa della sua missione italiana, quella forse più importante e attesa, sarà appunto a Taranto, dove per venerdì 6 ottobre sono previsti incontri con il sindaco Rinaldo Melucci e con il presidente della regione Michele Emiliano.

Sul futuro dell'ex Ilva, l’ad di Acciaierie d’Italia Lucia Morselli ha detto che "per l’accordo con il governo stanno lavorando gli azionisti, ci sono tutte le buone intenzioni per farlo mi sembra. Vorrei ricordare che ancora oggi Ilva è percepita come valore essenziale per l’Italia. Ci sono soluzioni ma bisogna lavorarci a lungo, non ci sono vie brevi, ma si potrà trovare un nuovo assetto per un nuovo ciclo. Non è vero che l’azienda è al collasso, sono allarmi per essere ascoltati o per illuminare qualcuno o qualcosa" ha poi concluso.

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