Extraprofitti, deciderà la Consulta sulla legittimità della tassa di Draghi

Lo ha deciso la Corte di giustizia tributaria di Roma. L'iniziativa si rivelò un flop, incassati solo 2,5 mld su dieci previsti

di Redazione Economia
Mario Draghi
Economia

Extraprofitti, la decisione continua ad essere rimandata

Continua a slittare la decisione sulla tassa per gli extraprofitti, la Corte di giustizia di Roma ha rimandato la decisione sulla legittimità della norma alla Consulta. Sarà quindi la Corte costituzionale - si legge sul Fatto Quotidiano - a esprimersi sulla norma voluta nell'aprile del 2022 dal governo Draghi per tassare i super guadagni delle compagnie energetiche grazie ai rialzi stellari dei prezzi del gas seguiti all’invasione dell’Ucraina. Non è un fulmine a ciel sereno, visto che i difetti di costruzione della misura (poi corretta dal governo Meloni) sono stati evidenti fin da subito. Non è un caso che si sia rivelata un clamoroso flop anche negli incassi: circa 2,5 miliardi sui dieci stimati dall’esecutivo di allora.

Leggi anche: Mps sotto i riflettori, Maione: "Possibile pivot nel terzo polo bancario"


Leggi anche: A Bruxelles il Consiglio europeo. Sul tavolo Ucraina, migranti e Mes

In una conferenza stampa ad agosto 2022, l’ex governatore Bce - prosegue Il Fatto - accusò le aziende di voler eludere il contributo, costringendo il governo a trovare altre risorse per calmierare le bollette (fu perfino varata una stretta sulle sanzioni per chi non versava il dovuto). La sentenza, rivelata ieri dal Sole 24 Ore dà atto che il ricorrente (che si è visto il patrimonio netto azzerato dalla misura) non ritiene ingiustificata una tassa sugli extra-profitti, ma accusa il governo di non aver optato per le modalità più consone per individuarli, a partire dal contributo di solidarietà sugli utili nel comparto energetico individuato nella proposta di regolamento europeo.

Tags:
draghiextraprofitti