Fed verso un nuovo aumento dei tassi: sarà recessione o fine dell’inflazione?

Pur nell’incertezza degli analisti Jerome Powell deciderà nuovi aumenti entro l'anno

di Daniele Rosa
Economia

Fed, pronti due nuovi aumenti entro il 2023

2001-2023, da Alan Greenspan a Jerome Powell, i due numeri uno della Fed . Il primo aveva ribassato i tassi di 1,5 punti, il secondo è pronto ad alzarli a livelli mai visti da oltre 20 anni. Allora l’economia americana era in cattive acque ora, potrebbe entrarci. Ma i dubbi sono ancota tanti. Tutte le ultime uscite di Powell stanno rafforzando l’idea che la Fed alzerà nuovamente i tassi nella prossima riunione prevista per il 26 luglio. Questo nonostante che il boom del mercato del lavoro sia leggermente rallentato ( sempre molto forte) e l’inflazione possa raggiungere il 4% o qualcosa di meno. Certo è che i 10 rialzi consecutivi  dal marzo 22 al maggio 23 hanno rappresentato una stretta della politica monetaria che non si vedeva dagli anni 80. In ogni caso molti osservatori economici, da Bank of America a Oxford Economics, sono convinti che la Banca Centrale alzerà i tassi altre due volte, di 25 punti base ciascuna, a luglio e settembre.

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Fed, sarà recessione morbida o vittoria sull'inflazione?

Sarà così recessione (morbida) o vittoria contro l’inflazione? Se la storia insegna negli anni 2000-2001 e 2006-2007 i tassi di interesse erano sopra il 5% e in entrambe le volte la recessione si è presentata con puntualità disarmante.  Secondo il Presidente Joe Biden.invece, la sua “Bideneconomics” sta allontanando lo spettro della crisi “Sento ogni mese che ci sarà una recessione ma non credo che ciò avverrà”. Ma Biden è già in campagna elettorale. Michael Gapen, numero uno di Bank of America, ha dato un quadro più realistico della situazione dicendo che “Il settore dell'edilizia abitativa sembra aver toccato il fondo. Vendite e produzione di automobili sono aumentate con l'allentamento dei vincoli di offerta. Sebbene questi comparti, sensibili ai tassi, abbiano performato oltre le aspettative e l'economia stia crescendo, siamo convinti in una lieve recessione con l’inizio del prossimo anno. Non influiranno granché i prossimi due aumenti. Pensiamo piuttosto che l'economia non abbia ancora sentito il pieno impatto degli aumenti dei tassi di 500 punti base dallo scorso marzo".

Fed, sulla strategia da adottare l'incertezza la fa da protagonista

In ogni caso l’incertezza è ancora protagonista tra gli economisti e gli analisti che, a bassa voce, ritengono che la possibilità che "l'economia continui a crescere lentamente ed eviti una recessione è quasi altrettanto probabile che nello scenario alternativo di base di una recessione moderata. Praticamente tutto o “quasi” il contrario di tutto. Powell , grande fan del suo predecessore Paul Volcker, è convinto che bisogna avere il coraggio di “fare ciò che si ritiene giusto". E cioè, così come fece Volcker, il numero uno della Fed vuole battere l'inflazione a costo di provocare una recessione. Non tutti sono d’accordo ma, probabilmente anche il prossimo 26 luglio, i 12 membri della Federal Open Market Committee (FOMC) voteranno un aumento dei tassi all’unanimità. Costi quel che costi. E la Bce di Christine Lagarde non sarà da meno.

 

 

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