Economia

Fed, niente rialzo dei tassi a giugno ma poi tornerà "falco". Ecco perchè

di Blerina Uruci*

Dopo i dati dell'inflazione americana in calo del 4%, gli analisti scommettono su un rallentamento della stretta sui tassi d'interesse da parte della Fed

Fed, la stretta sui tassi rallenterà. Ecco perchè. Il commento 

Il Federal Open Market Committee ("FOMC") annuncerà oggi la sua decisione. Dopo le osservazioni del 31 maggio del vicepresidente entrante della Fed, Jefferson, le aspettative del mercato e del consenso si sono allineate, prevedendo che il tasso sui Federal fund non subirà variazioni in questa riunione. Anche la probabilità di un rialzo a luglio è aumentata.

Il presidente Powell e i vertici della Fed, nei loro recenti commenti, sono sembrati relativamente dovish, cosa che interpreto come un segnale in tal senso, pur lasciando aperta la porta a un altro rialzo dei tassi in futuro. Soprattutto, interpreto l’attuale attenzione alla dipendenza dai dati come una risposta al trend, non ai flussi e riflussi degli indicatori economici mese per mese.

Con una politica già restrittiva, sembrano appropriati rialzi più distanziati. Allo stesso tempo, il recente miglioramento dei dati residenziali e i numeri ancora forti sull'occupazione illustrano quanto sia equilibrato il rapporto tra rischi e guadagni per la Fed. La banca centrale Usa non può abbandonare la lotta all'inflazione. Per questo motivo, resto fermamente convinta che l'allentamento della politica monetaria non sia previsto per quest'anno e che la prossima mossa sarà più probabilmente un rialzo che una pausa.

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