Fico-Farinetti, palazzi attorno alla Disneyland del cibo: speculazione al via?
La Disneyland mondiale del cibo sta andando verso l’epilogo? FICO passa al 100% alla famiglia Farinetti. Le Coop aumentano le quote della cassaforte Pai
Fico, dai milioni di buco al gioco dell’immobiliare residenziale. Come avevamo annunciato. Farinetti promette una nuova stagione di novità e di rilancio
Toc tòc, trapela dagli azionisti di FICO, la creatura voluta da Oscar Farinetti, che nei dintorni del grande parco bolognese si costruiranno edifici residenziali. Finalmente: un po' di bei palazzoni a compensare l’aridità di un verde fastidioso e già tanto equilibrato. Che senso avrebbe avuto altrimenti costruire, con un faraonico intervento e in parte con beni pubblici impegnati, una copia di una copia di un supermercato in mezzo a tanti altri?
In più anche iper costoso, vista l’alta qualità e il biologico che vende, e in una zona dove c'è un inceneritore che produce cadmio, come scrivono gli oncologi di Medicina Democratica, in quantità “da 3 a 10 volte superiori” alla norma e che brucia materiale “sanitario contagioso”.
Una zona nella quale, fino all’avvento di FICO, l’ edilizia residenziale non era contemplata.
La novità ulteriore è che la gestione della Disneyland mondiale passa al 100% alla famiglia Farinetti. In più Coop Alleanza aumenterà le quote nel fondo immobiliare Pai (la vera cassaforte che decide sul destino dei terreni e delle possibili edificazioni), uscendo dalla gestione diretta di FICO.
Non era un arcano che questa poteva essere la direzione. Lo avevamo scritto in solitaria già nel 2016, nel libro Coop Connection, e nel 2018 qui e innumerevoli altre volte. La bellezza delle campagne pubblicitarie della creatura di Oscar (che hanno invaso stampa e tv) avranno distratto analisti più arguti.
Trapela comunque che un nuovo investimento è alle porte: 15 milioni di euro.
In parte arriveranno anche dalla famiglia Farinetti. La creatura sembra comunque in declino ma la società promette utili, negli anni a venire, nel 2026, a patto che vi sia un blocco dei pagamenti per i prossimi tre anni e un rimborso solo degli interessi maturati. Gli azionisti aspettano di vedere i numeri.
Dalle masse osannanti al deserto il passo è stato breve. La novità più rilevante del nuovo corso, oltre l’immobiliare residenziale, è l’addio al biglietto a pagamento. Un ritorno al passato.
I milioni di turisti non sono mai arrivati ma sono giunti i milioni di perdite, Farinetti dice a causa del Covid. Peccato che il deserto era emerso anche nel 2018, basti guardare un video del periodo.
Ma ora si è passati al “buttadentro”. E’ stato annunciato, come anticipato in esclusiva mesi fa da Affaritaliani, lo stadio temporaneo del Bologna Calcio a ridosso della struttura e in più la fermata della linea rossa del tram. Non dubitiamo che il Comune e tutte le istituzioni locali siano pronte a tessere le lodi della nuova fase come in passato per anni ne hanno cantato le gesta con l’esplosione di migliaia e migliaia di posti di lavoro mai visti.