Firmato il nuovo contratto dei medici, aumento di circa 290 euro in busta paga

Inclusi oltre 6mila euro di arretrati pro capite. Il sindacato Anaao Assomed: "Ottenuti risultati storici"

di Redazione Economia
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In arrivo un aumento di circa 290 euro in busta paga per medici e dirigenti sanitari

E' stato firmato all'Aran il nuovo contratto della dirigenza medica e sanitaria 2019-2021, che riguarda 135mila camici bianchi del Servizio sanitario nazionale (120.063 medici e 14.573 dirigenti sanitari non medici.). Le risorse per il contratto ammontano a 618 milioni e si prevede un aumento di 289 euro medi al mese per 13 mensilità e oltre 6mila euro di arretrati pro capite. Hanno firmato tutte le sigle sindacali.

"Siamo soddisfatti – commenta il segretario nazionale dell’Anaao Assomed Pierino Di Silverio – perché, pur muovendoci in un quadro economico e normativo che penalizza la categoria con norme ormai vetuste che ingabbiano e limitano ogni possibilità di manovra, il testo sottoscritto riesce a garantire ai colleghi condizioni di lavoro migliori delle attuali. Questo è sempre stato il nostro obiettivo e ci siamo riusciti”. L’Anaao Assomed, insieme a tutte le sigle sindacali in rappresentanza dei dirigenti medici, sanitari e veterinari, ha sottoscritto oggi all’Aran l’ipotesi di contratto di lavoro valido per il triennio 2019-2021.

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“Grazie all’accordo raggiunto – spiega Di Silverio - abbiamo ottenuto alcuni risultati che possiamo definire 'storici': abbiamo sminato il terreno dalle ore 'regalate' alle aziende; abbiamo assicurato la carriera ai dirigenti; abbiamo assicurato il riposo; abbiamo assicurato il pagamento delle ore extra; abbiamo definito le regole per i medici in formazione assunti nel Ssn e che grazie al Decreto Calabria potranno godere di diritti mai riconosciuti fino a oggi e non essere più considerati dei 'tappabuchi'; abbiamo, infine, cercato di ricondurre alla normalità il lavoro quotidiano dei dirigenti medici e sanitari, evitando i medici globetrotter e definendo la sede di lavoro”.

"Per quanto riguarda la parte economica, abbiamo sempre saputo che questo non sarebbe stato un contratto a molti zeri - afferma Di Silverio - perché lo stanziamento fissato nella finanziaria di due anni erano esigui”.

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Nel dettaglio, l'aumento ammonta a 289,30 euro medi lordi al mese. Inoltre gli arretrati al 31 ottobre 2023: ammontano a 10.757 medi lordi. "Abbiamo gettato le basi perché cambi l’idea del nostro lavoro - conclude Di Silverio - e venga visto e vissuto sempre meno come una gabbia professionale. Ora servirà agire per modificare le leggi e uscire da logiche ormai superate”.

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