Gianluca Vacchi amplia Kebhouze: la catena di kebab è anche a Ibiza
Il prossimo 17 Giugno la prima catena di Kebab made in Italy compie la prima apertura internazionale approdando in Spagna, ad Ibiza
Dalla partnership con Planted è nato il kebab 100% vegetale, da proteine di piselli
Kebhouze, la catena di kebab lanciata da Gianluca Vacchi, continua a crescere. Nel mese in corso ci saranno altre due aperture in Italia: il 24 giugno a Milano (centro commerciale Fiordaliso) e il 25 a Bergamo (centro commerciale Oriocenter). In totale, sono oltre 25 le aperture programmate entro il 2022 in Italia.
E ora anche il debutto europeo a Ibiza: Kebhouze mette il primo piede fuori dall’Italia a soli 6 mesi dall’inaugurazione del primo store che ha riscosso un grandissimo successo. Il prossimo 17 Giugno Kebhouze approda così ad Ibiza presso Avinguda d’Espanya, 4, a pochi passi dal porto e da Plaça del Parc.
Il menù prevede kebab di pollo 100% italiano e una versione premium e inedita nel mondo del kebab: da Kebhouze sarà possibile ordinare anche il kebab di carne di black angus. Inoltre c’è una grande novità per vegetariani, vegani e non solo: Kebhouze ha siglato una partnership con Planted, azienda svizzera che nel nome della sostenibilità ambientale produce kebab 100% vegetale da proteine di piselli, che sarà disponibile in menù sin dall’apertura.
L’idea di lanciare la catena è di un gruppo di giovani ragazzi italiani, che hanno avuto l’intuizione di lanciare un food brand di kebab, completamente inedito nel mondo della ristorazione veloce: “La nostra idea è stata quella di creare una catena di uno degli street food più conosciuti e consumati al mondo, che fino ad oggi non aveva ancora un food brand di riferimento come è avvenuto per tutti gli altri street food. Il presupposto è quello di offrire lo stesso tipo di prodotto e di garantire gli stessi standard qualitativi e di servizio in ogni punto vendita nel mondo” - dichiara Oliver Zon, uno dei fondatori di Kebhouze.
Un’attenzione particolare è inoltre stata dedicata in fase di costruzione del progetto e di selezione dei prodotti al tema della sostenibilità ambientale: il food packaging è completamente eco-friendly, comprese le acque naturali in tetrapack brandizzate Kebhouze. Anche sotto il profilo della sostenibilità economica locale, la catena di Gianluca Vacchi ha optato per una valorizzazione delle aziende italiane, da cui viene fornita tutta la carne, e dei produttori locali, con cui ad esempio si è instaurata una collaborazione sulla produzione di due diverse birre artigianali che saranno presenti in store a marchio Kebhouze.
Una sfida, quella della sostenibilità, raccolta e portata avanti con grande successo da Kebhouze, il primo food brand di kebab al mondo che ha aperto store in tutta Italia a partire da dicembre 2021 e che, tra le varie novità, ha portato per la prima volta in Italia un kebab completamente plant-based. Nel menù della catena spicca infatti il Planted kebab: si tratta di un prodotto 100% vegetale - e vegano - a base di proteine di piselli, senza alcun additivo o aroma, con la sola aggiunta di Vitamina B12 che rende il prodotto completo dal punto di vista nutrizionale. La grande differenza rispetto alla maggioranza dei prodotti plant-based diffusi sul mercato è la completa assenza di soia: oltre che sotto il profilo dell’assenza di allergeni legati a questo ingrediente, si tratta di un elemento che incide positivamente sull’impatto ambientale.
La produzione e il consumo di Planted riduce di oltre il 74% l’emissione di CO2 rispetto alla produzione della carne normale, oltre a sfruttare la metà del terreno e dell’acqua. Il Planted è prodotto dall’omonima azienda con sede in Svizzera a Kemptthal, vicino Zurigo. Con Kebhouze si è creata una vera e propria partnership, per cui si è deciso a monte che il kebab vegetale sarebbe stato un vero e proprio protagonista del format sin dall’apertura del primo store. Il Planted kebab è stato da subito un successo: tantissimi vegetariani e vegani lo hanno provato stupendosi del risultato finale “È successo più volte che clienti vegani ci hanno chiesto dopo il primo morso, quasi spaventati, se non si trattasse per errore un kebab di vera carne” - dice Oliver Zon, uno dei founder di Kebhouze.
“La grande gratificazione per vegetariani e vegani è poter fare un’esperienza vegana di livello sotto il profilo del gusto, che non ha nulla da invidiare a quella del vicino di tavolo che sta mangiando del vero pollo”. Così da Kebhouze il campo da gioco si è fatto più ampio “Molti dei clienti che ordinano il Planted kebab vegetale ci dicono che mangiano carne senza problemi, ma che lo scelgono per puri motivi di gusto”. Per vegani, vegetariani e non solo c’è anche una buona notizia: per tutto il mese di giugno in tutti gli store Kebhouze il Planted Kebab è in promozione, per cui i clienti potranno ordinare un menu completo di kebab, patatine e soft drink al prezzo della piadina singola.
I prodotti plant based hanno letteralmente conquistato il mercato del food in Italia. Non è un’opinione: secondo una ricerca condotta da Bva Doxa i prodotti a base vegetale - anche detti plant based - sono acquistati dal 54% degli italiani. Più di un italiano su due. Il 21% di loro li acquista abitualmente, il 33% solo occasionalmente. Secondo l’analisi effettuata dall’azienda italiana specializzata nelle ricerche di mercato, i protagonisti di questa tendenza e di questo cambiamento delle abitudini alimentari dei consumatori sono i giovani under 35. La scelta di mettere nel carrello un prodotto plant based in alternativa alla carne è di varia natura: il driver d’acquisto principale è sicuramente l’aspetto nutrizionale e quello legato alla scelta di un tipo di dieta vegetariana o vegana. Ma non solo: il gusto è diventato negli anni un ago della bilancia sempre più solido nella scelta del consumatore; inoltre è consolidato nella mente dei consumatori il fatto che si tratti di prodotti e di cibi amici dell’ambiente nell’ottica di una maggiore sostenibilità del mercato alimentare.