Governo, Rdc nel mirino. Salvini: "Sospendiamolo per 6 mesi". Tagli alla Naspi
La premier Meloni vuole che le misure in vigore diventino una formula di sussistenza solo per i più fragili
Governo, Rdc e Naspi saranno ridimensionati: taglio sui sussidi
Il governo Meloni, con la nomina ufficializzata ieri di viceministri e sottosegretari, è adesso al completo e può cominciare a lavorare sui tanti dossier aperti. Oltre al caro bollette, la priorità della nuova premier è quella di intervenire sui sussidi, riducendo sia la platea di beneficiari del Reddito di Cittadinanza e sia la durata e la consistenza degli assegni Naspi per i disoccupati. Lo ha detto in modo esplicito - si legge su Repubblica - il vicepremier Matteo Salvini: "Sospendendo per sei mesi il Reddito a chi può lavorare si ricava oltre un miliardo per finanziare Quota 41". Molto più prudente la premier Giorgia Meloni che ritiene il Reddito «una sconfitta per chi era in grado di fare la sua parte per l’Italia». Ma al tempo stesso vuole «mantenere e, laddove possibile, aumentare il doveroso sostegno economico per i soggetti effettivamente fragili non in condizione di lavorare».
Anche per la Naspi - prosegue Repubblica - l’idea è di ridurre la durata del sussidio di disoccupazione: scendere sotto il 50% del periodo lavorato. Percentuale che ora consente di ricevere il sostegno - che cala del 3% al mese dopo il sesto mese - fino a un massimo di due anni se si hanno almeno quattro di anzianità. Quindi se uno ha lavorato un anno, prende sei mesi. Se ha lavorato sei mesi, riceve la Naspi per tre. Troppi per il governo Meloni. L’8% dei 661 mila occupabili che percepisce il Reddito è over 60. Il 20,5% ha tra 50-59 anni. Difficile impiegarli. Rimangono 472 mila persone. Il 42% è stato già preso in carico dai centri per l’impiego (la percentuale ora potrebbe essere salita): molti sono in tirocinio. Il 73% è lontano dal mondo del lavoro da oltre tre anni, senza qualifiche, con bassi titoli di studio.